Una recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione quinta, ha deciso in favore di una sala scommesse precedentemente colpita da un provvedimento di revoca della licenza. Questo caso, che ha visto protagonista il Commissariato di Polizia “San Paolo”, è stato oggetto di attenzione per via della decisione del tribunale di accogliere una domanda cautelare contro la revoca, portando alla riapertura ufficiale dell'attività.
Il TAR Campania ha argomentato la sua decisione sottolineando l'assenza di nuovi motivi di interesse pubblico o cambiamenti sostanziali rispetto a quanto era già noto al momento del rilascio dell'autorizzazione. Infatti, la base per la revoca si fondava su fatti e circostanze già conosciuti, senza che vi fossero elementi nuovi capaci di giustificare tale provvedimento restrittivo.
Un punto cruciale della valutazione del TAR riguarda la menzione di un procedimento penale, che si è concluso con un’assoluzione. Questa informazione, trascurata nel procedimento amministrativo, ha giocato un ruolo chiave nel dimostrare l'assenza di giustificazioni legali solide per la revoca. Inoltre, i controlli di polizia effettuati sulla sala scommesse sono stati giudicati datati e sporadici, quindi insufficienti per una misura così drastica.
Sottolineando la sproporzione della revoca rispetto alle circostanze e la mancanza di necessità attuale per la tutela dell'ordine pubblico, il tribunale ha anche evidenziato l'impatto economico devastante che la chiusura avrebbe significato per l'attività. Le perdite derivanti sono state considerate gravi e irreparabili, minando entrate, investimenti già effettuati e la fidelizzazione dei clienti, fattori che non possono essere semplicemente compensati da un eventuale risarcimento finanziario.
Dalla sentenza, è emerso che la revoca della licenza è in violazione dell'articolo 21-quinquies della legge 241/90. Questo articolo prevede che le decisioni pubbliche debbano basarsi su realtà aggiornate e su un chiaro interesse pubblico, necessità che appare non soddisfatta in questo caso.
Il tribunale ha fissato un’udienza pubblica per la trattazione di merito del ricorso, prevista per il 24 febbraio 2026. Questa data sarà fondamentale per determinare ulteriormente la sorte della sala scommesse e potrebbe stabilire un precedente per casi simili di revoca della licenza in contesti amministrativi.
La decisione del TAR esemplifica il sistema di checks and balances nel contesto amministrativo, dimostrando come le istituzioni siano tenute a confrontare le loro decisioni con le evidenze e a giustificarne l’efficacia e la proporzionalità. Questo caso sottolinea, inoltre, l'importanza per le imprese di rimanere vigili e pronte a difendere i loro diritti in caso di provvedimenti giudicati iniqui.
Con l'invito del TAR a rivalutare la situazione senza discriminazioni e con equità, l'episodio in Campania offre un chiaro esempio di come il sistema giudiziario possa svolgere un ruolo determinante nella protezione del tessuto economico e sociale, assicurando che le misure applicate siano sempre giustificate e attuali.