Un'ampia operazione internazionale coordinata dalla Procura di Marsiglia ha portato all'arresto di quattordici persone, tra cui tre ex tennisti bulgari, con l'accusa di aver partecipato a una vasta rete di partite truccate e corruzione legata alle scommesse sportive. Gli arresti sono avvenuti tra Francia, Bulgaria, Spagna e Romania, segnando un importante passo avanti nello smantellamento di un'organizzazione criminale specializzata nella manipolazione di incontri di tennis.
L'inchiesta, avviata nel maggio 2025 dalla giurisdizione interregionale specializzata (JIRS) di Marsiglia, riguarda una serie di reati gravi, tra cui truffa in associazione organizzata, corruzione sportiva, riciclaggio di denaro, ricettazione e partecipazione a un'associazione per delinquere. I quattro uomini fermati a Sofia, tra cui i tre ex giocatori di tennis, erano destinatari di un mandato d'arresto europeo emesso dalla giustizia francese per riciclaggio transfrontaliero di denaro proveniente da tangenti e frodi legate a competizioni sportive.
La portavoce del tribunale di Sofia ha confermato che tre dei sospettati sono stati posti in custodia cautelare, mentre il quarto è stato assegnato agli arresti domiciliari. Secondo le accuse, gli indagati avrebbero offerto ingenti somme di denaro a giocatori e organizzazioni sportive in tre diversi continenti per influenzare i risultati degli incontri. La giustizia bulgara dovrà ora valutare se concedere l'estradizione verso la Francia.
I nomi degli arrestati sono Karen e Juri Khachatryan e Dilyan Yanev, tutti con un passato nel mondo del tennis, insieme al loro complice Anzhel Yanev. I fratelli Khachatryan erano già stati sanzionati nel 2020 dalla Tennis Integrity Unit per il loro coinvolgimento in partite truccate: Karen era stato radiato a vita, mentre Juri aveva ricevuto una sospensione di dieci anni. Queste precedenti sanzioni evidenziano la gravità delle accuse e la persistenza del problema delle combine nel mondo del tennis.
Le autorità sospettano che il gruppo abbia corrotto numerosi tennisti, in particolare quelli classificati oltre la centesima posizione mondiale, per perdere volontariamente un set o un intero incontro. Questo schema avrebbe permesso loro di truccare i risultati di una quarantina di competizioni Challenger e Future disputate tra il 2018 e il 2024 in diversi paesi, tra cui la Francia, altri paesi europei, l'America e l'Africa. La vasta portata geografica delle manipolazioni sottolinea la complessità e la ramificazione della rete criminale.
Secondo la Procura di Marsiglia, i membri del gruppo utilizzavano conti di gioco intestati a prestanome, le cosiddette “mule”, per scommettere sui risultati già concordati con i giocatori corrotti. In questo modo, ingannavano gli operatori internazionali di scommesse e realizzavano ingenti profitti illeciti. Finora, le autorità hanno identificato vincite illecite per un valore superiore a 800 mila euro. Tuttavia, si sospetta che la cifra reale sia significativamente più alta, poiché molte transazioni potrebbero non essere state ancora scoperte.
Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la corruzione nel tennis e nel mondo delle scommesse sportive. Il fenomeno delle partite truccate continua a minare l'integrità delle competizioni internazionali e a danneggiare la fiducia del pubblico nello sport. Le autorità di tutto il mondo stanno intensificando gli sforzi per contrastare questa piaga, attraverso indagini approfondite, sanzioni severe e una maggiore collaborazione tra le diverse giurisdizioni.
Il caso dei tennisti bulgari arrestati in Bulgaria è solo l'ultimo di una lunga serie di scandali che hanno colpito il mondo del tennis negli ultimi anni. Questi episodi dimostrano la vulnerabilità dello sport alla corruzione e la necessità di misure più efficaci per proteggere l'integrità delle competizioni. Tra le possibili soluzioni, si suggerisce un maggiore controllo sui flussi finanziari legati alle scommesse sportive, una maggiore trasparenza nella gestione dei tornei e una maggiore collaborazione tra le autorità sportive e le forze dell'ordine. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile sconfiggere la piaga delle partite truccate e preservare la credibilità del tennis.