Il 30 novembre scorso, gli elettori del Canton Soletta, in Svizzera, hanno preso una decisione significativa che risuona ben oltre i confini cantonali: il divieto delle lotterie professionali. Con un sostegno del 68,4% dei votanti, questa misura mira a proteggere le lotterie organizzate da club e associazioni, riconoscendone il ruolo cruciale nel tessuto sociale e limitando la competizione da parte di operatori commerciali.
Il Canton Soletta, con i suoi circa 280.000 abitanti, si distingue per un equilibrio tra aree rurali e centri urbani industrializzati come Soletta, Olten e Grenchen. In questo contesto, le lotterie gestite da associazioni locali rappresentano una tradizione radicata e una fonte di finanziamento essenziale per le loro attività culturali, sportive e sociali. Fino ad ora, era possibile per operatori professionali ottenere licenze per organizzare eventi simili, offrendo premi in denaro, buoni o monete d'oro, creando una concorrenza diretta con le associazioni.
La nuova normativa cambia radicalmente lo scenario. Solo le associazioni avranno accesso al contingente di premi in denaro previsto dalla legislazione cantonale, mentre le lotterie professionali saranno escluse. Questa decisione, supportata dal parlamento cantonale, dal governo locale e dalla maggioranza della popolazione, riflette una precisa volontà politica.
Come ha spiegato Sibylle Jeker, consigliera governativa, il voto esprime il desiderio di preservare un modello partecipativo e solidale, incarnato dalle associazioni che animano la vita sociale dei comuni. Marco Jaggi, rappresentante della SRF, ha evidenziato come "la tradizione sia risultata più importante della libertà di commercio", sottolineando la priorità data al sostegno del tessuto associativo locale rispetto alla liberalizzazione economica. È importante notare che la Svizzera, pur essendo un'economia liberale, pone un forte accento sulla coesione sociale e sulla salvaguardia delle tradizioni locali.
La decisione del Canton Soletta non è un caso isolato. Altri cantoni svizzeri hanno già adottato misure simili. In precedenza, molti operatori professionali avevano scelto Soletta come sede delle loro attività per evitare le restrizioni vigenti altrove. Ora, con questa nuova normativa, tale via d'uscita non è più percorribile. Si prevede che molti organizzatori, già operanti su scala ridotta, potrebbero abbandonare definitivamente il mercato.
Rolf Gerber, operatore e tra i promotori del referendum, ha espresso la sua delusione, pur non essendo sorpreso dall'esito. Ha precisato di aver gestito la sua attività come secondo lavoro e ha ridimensionato l'idea che le lotterie professionali rappresentino un grande business. Questa testimonianza evidenzia la diversità degli operatori nel settore e la complessità delle dinamiche economiche in gioco.
Invece, Remy Wyssmann, presidente cantonale dell'UDC e consigliere nazionale, ha criticato aspramente il divieto, definendolo "un provvedimento socialista". Wyssmann ha annunciato un'iniziativa legislativa a livello federale per consentire in futuro la coabitazione regolamentata tra lotterie professionali e associative, sostenendo la necessità di un mercato più aperto. La sua posizione riflette una visione differente, che privilegia la libertà economica e la concorrenza, pur riconoscendo l'importanza del ruolo sociale delle associazioni. È importante ricordare che l'UDC è uno dei principali partiti politici svizzeri, con una forte presenza a livello nazionale e una linea politica orientata al liberalismo economico e alla difesa delle tradizioni.
La vicenda del Canton Soletta solleva interrogativi più ampi sul ruolo dello Stato nella regolamentazione delle attività economiche e sulla protezione delle specificità locali. In un contesto di globalizzazione e crescente competizione, la decisione di privilegiare le associazioni e le tradizioni locali rappresenta una scelta politica precisa, che riflette i valori e le priorità della comunità. Resta da vedere se l'iniziativa di Wyssmann a livello federale riuscirà a modificare lo scenario e a trovare un equilibrio tra le diverse esigenze e visioni.
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