Imane Khelif, pugile e oro alle olimpiadi di Parigi 2024 nella categoria 66 kg, è stata finalmente protagonista della prestigiosa copertina della rivista di moda Vogue, non dell’inesistente edizione algerina, ma di quella araba. Nell'intervista, ha condiviso la sua storia, dai suoi inizi modesti al trionfo olimpico, affrontando anche le polemiche riguardo ai livelli di testosterone e le accuse di non essere una donna. Ha dichiarato: "Ho superato ogni difficoltà grazie alla mia fede in Dio, in me stessa e nel mio sogno. Se non avessi affrontato queste sfide, non sarei mai diventata una campionessa".
"Vendevo pane per strada"
"La boxe è una questione di volontà, determinazione, forza e pazienza. Richiede sacrifici. Qualsiasi difficoltà affrontata da una donna può diventare fonte di ispirazione", afferma Khelif, ricordando il suo passato raccontato dal padre. "Vendevo pane lungo la strada e raccoglievo plastica, alluminio e ferro per risparmiare e tornare in palestra. Il mio allenatore, Mohamed Chaoua, mi diceva sempre che un giorno sarei diventata campionessa olimpica, insegnandomi l'importanza di questo obiettivo. Ho dovuto fare sacrifici in molti aspetti: nella mia vita personale e nella mia istruzione. Ho dato tutto per raggiungere la vetta".
Fonte: open.online