Alberto Aquilani, noto ex calciatore e figura rispettata nel panorama calcistico italiano, ha recentemente assunto il ruolo di allenatore del Catanzaro, un club che sta consolidando la sua presenza nella Serie B. In una recente intervista a La Gazzetta dello Sport, Aquilani ha riflettuto su un anno trascorso lontano dalle panchine, ma certamente non lontano dal calcio. Durante questo periodo, ha avuto l'opportunità di seguire da vicino personalità di spicco come Cesc Fabregas nelle loro avventure calcistiche. "Di sicuro non sono stato in vacanza", ha affermato Aquilani, "Ho seguito da vicino Fabregas e il suo Como, e lui è stato gentilissimo. Sono stato anche da De Zerbi a Marsiglia, un amico. Confrontarmi con lui è stato davvero utile".
Aquilani ha rivelato che la sua nomina al Catanzaro era una sorta di destino. "È una storia che va avanti da tempo. Già dopo la promozione ci eravamo sentiti, nel caso in cui Vivarini fosse andato via. Poi l'anno scorso c'è stata una sorta di telenovela", ha spiegato il tecnico. Ma quest'anno sembra che tutti i pezzi del puzzle siano finalmente andati al loro posto: "È andata", ha dichiarato con fermezza.
Un aspetto cruciale della sua decisione di unirsi al Catanzaro è stato il suo rapporto con Pietro Iemmello, un giocatore con cui ha condiviso il campo ai tempi del Sassuolo. "Lo stimo molto. Ci siamo confrontati spesso e il nostro rapporto ha inciso nella mia decisione. Lui rappresenta il legame tra squadra e città, ha fatto grandi cose e ha un peso dentro e fuori dal campo, un po’ come Totti a Roma".
Il nuovo incarico rappresenta per Aquilani una tappa importante nella sua carriera di allenatore, un salto non semplice considerando le sfide passate. Lui stesso riflette sull'esperienza acquisita: "Passare dalla Primavera alla Serie B non è stato semplice, anche se avevo vinto quasi tutto. Oggi mi sento più maturo, ho idee ancora più chiare". Ricordando il periodo trascorso al Pisa, un'esperienza che molti avrebbero potuto considerare difficile, Aquilani la descrive invece come una fase cruciale della sua crescita: "In realtà la considero molto positiva. È stato un salto impegnativo, pieno di difficoltà, ma mi è servito".
Parlando delle sue ambizioni tattiche per il Catanzaro, Aquilani si mostra aperto e flessibile: "Non sono un talebano". La sua intenzione è di sviluppare una squadra capace di adattarsi alle diverse situazioni di gioco: "L’idea è proporre qualcosa, ma prima aspettiamo di completare la rosa e poi decideremo. Di certo oggi bisogna saper fare tutto, e il coraggio non deve mancare".
Con una chiara visione per il futuro, Aquilani ha grandi aspettative per la squadra e con il mercato estivo che bolle, lui punta a rafforzare la rosa con nuovi innesti. "Mi aspetto qualche nuovo acquisto, in particolare un paio di esterni d’attacco con entusiasmo. Quando la squadra sarà completa, valuteremo come giocare", ha concluso il tecnico, riassumendo il desiderio di un Catanzaro entusiasta e competitivo nella prossima stagione di Serie B.