Alvaro Morata si confessa: la lotta contro la depressione

Alvaro Morata si confessa: la lotta contro la depressione

L'attaccante racconta la sua battaglia personale in un documentario, ispirando chi affronta simili difficoltà

Alvaro Morata, noto per le sue prodezze calcistiche sui campi d'Europa, si apre come mai prima d'ora svelando la sua intima battaglia contro la depressione. In una sincera chiacchierata durante il programma Day After di Movistar, il calciatore spagnolo svela un aspetto della sua vita che molti non conoscevano, ma che presto sarà affrontato in profondità nel documentario Morata: They Don't Know Who I Am.

Morata ha condiviso come la sua vita sembrava essere costantemente sotto pressione, un turbinio di emozioni che lo ha condotto in un abisso oscuro. Ammette che la situazione è peggiorata fino al punto in cui sentiva di non poter più continuare senza chiedere aiuto. In quei momenti di totale vulnerabilità, ha trovato il coraggio di parlare apertamente con sua moglie, amici, allenatori e compagni di squadra, rivelando loro l'angoscia che stava vivendo.

La sua speranza, racconta, è che la sua esperienza possa servire da ispirazione per chi si trova in situazioni simili. "A volte possiamo possedere tutte le cose belle del mondo, ma c'è una parte della nostra mente che non possiamo controllare," afferma Morata con una sincerità disarmante. Il suo messaggio è chiaro: non bisogna avere paura di affrontare i propri demoni interni e l'importanza di chiedere aiuto non deve mai essere sottovalutata.

Morata esprime una profonda gratitudine verso chi lo ha supportato in questo percorso tortuoso. L'apertura della porta dell'ufficio di Diego Simeone è stata un momento chiave, così come il prezioso supporto di De la Fuente, senza menzionare i quotidiani incoraggiamenti ricevuti da icone come Iniesta e Bojan. Questi momenti riflettono l'importanza del supporto e della comprensione da parte degli altri in tempi di difficoltà.

Descrivendo il suo viaggio dall'oscurità alla gioia della vittoria dell'Europeo, Morata sottolinea come il sostegno della sua famiglia e dei colleghi sia stato fondamentale. Tra questi, nomina compagni di squadra come Rodrigo e Carvajal, che hanno mostrato empatia e aiuto quando più ne aveva bisogno.

Sapendo che parlarne pubblicamente potrebbe attirare critiche o accuse di voler suscitare compassione, Morata ribadisce il suo convincimento nella necessità di affrontare e discutere di temi come la salute mentale. "Voglio dire che con l'aiuto di professionisti si può fare," afferma, ribadendo l'importanza della terapia e del supporto professionale.

Morata insegna che non bisogna vergognarsi di essere vulnerabili e che il coraggio inizia con il riconoscere quando si ha bisogno di aiuto. Attraverso la sua storia, spera di dare alle persone la forza per affrontare le loro battaglie interiori, dimostrando che nessuno è mai solo nel viaggio verso la guarigione e la felicità.

Pubblicato Martedì, 27 Maggio 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Martedì, 27 Maggio 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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