Secondo quanto riferito a Jamma da fonti parlamentari europee, la legge maltese nota come Bill 55, entrata in vigore nel luglio 2023, continua a sollevare forti perplessità in ambito comunitario, pur senza suscitare – almeno per ora – una reazione formale da parte delle istituzioni europee. Il provvedimento, ufficialmente denominato Gaming (Amendment) Act, stabilisce che le società di gioco d’azzardo autorizzate dalla Malta Gaming Authority (MGA) siano protette da azioni legali avviate in altri Paesi UE, qualora queste siano in contrasto con la normativa maltese.
I rischi per i cittadini europei
Una misura che, secondo le fonti, può avere un impatto diretto sui cittadini europei che cercano di recuperare somme di denaro perse su piattaforme che hanno operato illegalmente nei rispettivi Paesi prima della regolamentazione o in assenza di una licenza nazionale. Il trasferimento della sede operativa a Malta potrebbe di fatto rendere inapplicabili le richieste risarcitorie, proteggendo gli operatori da conseguenze legali.
Interrogazioni e pressioni a Bruxelles
Il tema è già all’attenzione della Commissione europea, che ha fornito risposte interlocutorie ad alcune interrogazioni presentate in Parlamento. Anche la eurodeputata Carolina Morace si è espressa sul tema, chiedendo l’avvio di una procedura di infrazione contro Malta. Tuttavia, la Commissione non ha ancora assunto una posizione definitiva circa la compatibilità della norma con i principi fondamentali dell’UE, in particolare quelli legati alla cooperazione giudiziaria e al riconoscimento reciproco delle sentenze tra Stati membri.
Dossier noto, ma ancora nessun dibattito ufficiale
Il Parlamento europeo, spiegano le fonti, non ha ancora calendarizzato un dibattito formale, sebbene la questione sia ben conosciuta dalle commissioni competenti, in particolare quella per il Mercato interno e la tutela dei consumatori.
Il caso alla Corte di giustizia UE
Nel frattempo, la controversia è arrivata anche sul piano giudiziario: il Tribunale commerciale di Vienna ha trasmesso la questione alla Corte di giustizia dell’Unione europea, chiedendo un pronunciamento sulla legittimità dell’applicazione della legge maltese nei confronti di decisioni giudiziarie emesse in altri Stati membri contro operatori del settore gaming.
Le preoccupazioni degli esperti legali
Preoccupazioni condivise anche da vari professionisti del diritto: uno studio legale olandese ha chiesto formalmente al governo dei Paesi Bassi di sollecitare le istituzioni europee affinché venga valutata la possibilità di sanzionare le società che sfruttano la legge maltese per eludere sentenze straniere.
Una vicenda ancora aperta
Secondo le fonti parlamentari, la questione resta aperta e monitorata. In attesa delle valutazioni definitive della Commissione e della Corte di giustizia, il futuro della controversa norma maltese resta incerto, ma continua a essere al centro dell’attenzione a Bruxelles.
Fonte: Jamma.it