La Camera dei deputati ha preso una decisione significativa, approvando il testo unificato che obbliga le banche ad aprire e mantenere i conti correnti per le società, salvo per le eccezioni previste dalla normativa antiriciclaggio e antiterrorismo. Questo tanto atteso provvedimento, che ora passa all'esame del Senato, rappresenta un passo avanti verso la risoluzione di un problema che, per anni, ha afflitto migliaia di aziende operanti nel settore del gioco pubblico.
Sergio D'Angelo, presidente di Sapar, ha commentato che l'approvazione di questo testo rappresenta una "vittoria di civiltà e di buonsenso", poiché finalmente porrà fine a una discriminazione ingiustificata subita da molti operatori del settore. La normativa intende stabilire un confine netto fra le imprese che operano in conformità alle leggi e quelle coinvolte in attività illecite, permettendo alle prime di usufruire dei normali servizi bancari senza ostacoli arbitrari.
D'Angelo ha poi sottolineato il lavoro svolto da Sapar e dalle altre associazioni come AGSI, Acadi, As.Tro, CNI, EGP FIPE, Acmi, e la stessa Sapar, che a Enada Primavera hanno promosso congiuntamente l'iniziativa "Il Fuorigioco delle Banche". Questa campagna è stata cruciale per sensibilizzare i decisori politici e le istituzioni sull'importanza della tematica. Gli incontri con l'ABI (Associazione Bancaria Italiana) e vari rappresentanti istituzionali hanno avuto l'obiettivo di evidenziare la necessità di una distinzione chiara e netta tra chi rispetta le norme e chi invece agisce ai margini del sistema legale.
Nonostante questo importante traguardo, D'Angelo avverte che non è il momento di abbassare la guardia. "Questo provvedimento è un primo passo fondamentale, ma ora occorre vigilare sulla sua applicazione. Non vogliamo che, con nuove interpretazioni o cavilli burocratici, le banche trovino altri modi per ostacolare le imprese del comparto. Sono necessarie regole chiare, tempi rapidi e motivazioni trasparenti per ogni diniego", ha affermato con decisione. Una regolamentazione efficace deve essere implementata per garantire che le nuove norme vengano rispettate.
L'importanza della questione va oltre le singole aziende. D'Angelo ha ricordato come il problema coinvolga l'intero sistema regolamentato del gioco. Quando agli esercenti viene negata la possibilità di operare a causa della chiusura immotivata del loro conto, non sono solo gli imprenditori a subire le conseguenze. Anche i cittadini, il sistema che garantisce legalità, la protezione dei giocatori, le entrate fiscali e i posti di lavoro ne risultano danneggiati. Da qui nasce la necessità di vigilare affinché la riforma diventi una realtà concreta e non si trasformi in una mera dichiarazione di principio.
L'approvazione in Camera è solo l'inizio di un processo che richiede attenzione e impegno costante da parte di tutte le parti interessate. L'attuazione effettiva delle misure previste permetterà al settore del gioco regolamentato di operare in modo più sicuro e trasparente, a beneficio dell'intera società.