La Camera dei deputati sta affrontando un capitolo cruciale della riforma tributaria, dedicato al comparto dei giochi pubblici. Mentre il dibattito continua, l'attenzione si concentra su due aspetti fondamentali: il riordino del settore dei giochi, avviato con il decreto legislativo n. 41 del 2024 per i giochi a distanza, e le misure in attesa per la rete fisica. Gli ordini del giorno presentati al disegno di legge di modifica della Delega fiscale sottolineano l'importanza di ridurre i rischi sanitari legati al gioco e di accelerare i processi autorizzativi per contrastare il mercato illegale sempre più consolidato.
Una delle proposte più dettagliate è stata presentata dal deputato Marco Osnato (Fratelli d’Italia), presidente della Commissione Finanze, che ha espresso preoccupazione per i ritardi accumulati nell'attuazione della delega sul gioco pubblico. Osnato ha richiamato l'attenzione sulla mancata indizione della gara, secondo l'articolo 23, comma 6, del decreto del 25 marzo 2024, che rischia di compromettere la stabilità normativa e le entrate fiscali a vantaggio dell'illegalità crescente nel settore.
Il documento di Osnato ha anche analizzato lo schema di regolamento generale delle lotterie istantanee, predisposto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che il Consiglio di Stato ha criticato, sospendendo il parere definitivo. Sono state evidenziate la necessità di definire meglio il confine tra regolamento e atti amministrativi e l'urgenza di analisi dettagliate sugli effetti delle nuove norme per ottimizzare il mercato delle concessioni. Si propone che il regolamento diventi un punto di riferimento per l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Osnato ha esortato il Governo a prendere iniziative urgenti per abilitare l'Agenzia a proseguire le attività regolatorie con decreti direttoriali, in modo da garantire la continuità e lo sviluppo del settore legale. Con particolare rilievo evidenziato anche l'importanza dell'esecuzione della gara per la rete fisica, considerata cruciale per le entrate erariali necessarie al supporto della riforma fiscale.
Parallelamente, i deputati Andrea Quartini (M5S) e Sandro Ruotolo (PD) hanno focalizzato i loro ordini del giorno su aspetti sanitari e sociali del gioco, criticando la sostituzione della dicitura “diminuzione dei limiti di giocata e vincita” con una generica “revisione”. Ciò viene percepito come un passo indietro verso la salute pubblica. Quartini e Ruotolo chiedono al Governo di ridurre le giocate compulsive, proponendo limiti di tempo e payout ridotti per i giochi ripetitivi.
La deputata L’Abbate (M5S) ha suggerito modifiche normative rilevanti, tra cui l'eliminazione del rinvio al comma 2 a favore di un nuovo principio che bilanci entrate erariali e tutela della salute. Altre disposizioni cercano di rafforzare la protezione sociale, soprattutto contro le “disfunzioni sanitarie” e il gioco minorile, proponendo misure attuabili solo dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Tra le novità, una semplificazione delle pratiche di autoesclusione e l'introduzione di un registro nazionale per la protezione dati.
In controtendenza, un gruppo eterogeneo di deputati, compresi esponenti di Italia Viva e +Europa, ha avanzato ulteriori proposte per eliminare le misure restrittive, mentre si spinge per regolamentare meglio il tempo di gioco e ridurre le vincite nei giochi ripetitivi.
Infine, per quanto riguarda la tempistica della riforma, è stata proposta una proroga della scadenza al 31 dicembre 2025, invece dei 24 mesi originari, per l'attuazione completa della riforma. Questa modifica, promossa da un gruppo di deputati capeggiato da D’Alfonso, offre una finestra più ampia per implementare efficacemente le nuove misure.
Nel complesso, il dibattito in Parlamento riflette una divisione netta: da un lato, si desidera potenziare il controllo e la tutela della salute, affidando un ruolo chiave al SSN; dall'altro, le forze politiche sollecitano l'implementazione delle normative già esistenti, fissando al 2025 il termine per i decreti attuativi, volendo bilanciare efficacemente interessi fiscali e sociali.
Foto e Fonte: Jamma.it