Andrea Abodi
, Ministro per lo Sport e i Giovani, ha recentemente affrontato una questione centrale nel panorama delle politiche pubbliche italiane: la regolamentazione della
pubblicità al gioco d'azzardo
. Di fronte al Parlamento, il Ministro ha risposto a un'interrogazione del
Movimento 5 Stelle
, richiamando l'attenzione su un tema definito come "oggetto di costante attenzione" da parte del Governo. Da lungo tempo, infatti, le istituzioni italiane sono impegnate nella
prevenzione della ludopatia
e nel contrasto all'economia criminale che gravita attorno al gioco illegale.
Abodi ha ricordato come il
Decreto Dignità
, decreto-legge del 12 luglio 2018, n. 87, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2018, n. 96, costituisca il principale riferimento normativo in materia. Il decreto ha introdotto un divieto generalizzato su pubblicità, sponsorizzazioni e ogni altra forma di comunicazione promozionale legata a giochi e scommesse con vincita in denaro. Questo divieto si estende anche alle manifestazioni sportive, segnalando un forte impegno verso la regolamentazione del settore. La supervisione sull'applicazione di tali norme compete all'
AGCOM
(Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), incaricata di stabilire le modalità consentite di comunicazione per evitare violazioni.
Due priorità emergono dall'intervento del Ministro: da un lato, il contrasto a un
gioco illegale "senza frontiere e senza regole"
che alimenta l'economia criminale; dall'altro, la lotta alla ludopatia, considerata cruciale per l'agenda politica istituzionale. Secondo Abodi, è imperativo muoversi con urgenza, sviluppando strategie e strumenti concreti e duraturi. Questa azione richiede la collaborazione tra istituzioni centrali, enti territoriali e operatori del settore.
L'iniziativa del Governo si articola in collaborazione con il Dipartimento per le politiche antidroga, il
Ministero della Salute
e il
MEF
(Ministero dell'Economia e delle Finanze), per coordinare le politiche di prevenzione delle dipendenze, compresi i disturbi comportamentali. A partire da quest'anno, questi progetti saranno sostenuti finanziariamente dal
Fondo nazionale per la prevenzione delle dipendenze
, con un focus particolare sui giovani.
Più di un terzo dei 94 milioni di euro che compongono il Fondo per le dipendenze patologiche sarà destinato ai piani regionali contro il
gioco d'azzardo patologico
. Questa distribuzione finanziaria indica un forte impegno verso la riduzione del rischio di dipendenze tra le fasce più vulnerabili della popolazione.
Nel suo discorso, Abodi ha anche menzionato la risoluzione approvata dalla 7ª Commissione del Senato (atto n. 773) relativa alla
riforma del calcio
. Questa include una quota delle scommesse sportive destinata a iniziative sociali e sportive per giovani, in cui rientrano progetti mirati a contrastare la ludopatia e prevenire violenza, discriminazione, razzismo e antisemitismo nello sport.
Mentre riafferma l'importanza di contrastare il gioco patologico, il ministro sottolinea l'importanza di un
equilibrio normativo
che eviti conflitti con le normative euro-comunitarie e nazionali, rispettando la libertà d'impresa. La
Corte di Giustizia dell'Unione Europea
ha confermato che una politica di regolamentazione controllata del settore potrebbe ridurre l'utenza del gioco clandestino, fornendo alternative sicure e regolamentate.
Abodi ha affermato che gli
operatori autorizzati
dovrebbero avere accesso a opportunità di pubblicità mirata , accompagnate da campagne di sensibilizzazione. Questo modello è supportato dalle indicazioni della
Commissione Europea
, che riconosce il diritto degli operatori legali a un minimo spazio di comunicazione commerciale. Questa opportunità deve, tuttavia, essere non aggressiva e non ingannevole, per distinguere in modo chiaro l'offerta autorizzata da quella illegale.
Concludendo, il Ministro ha proposto un
confronto istituzionale
immediato tra Governo e Parlamento sulla regolazione della comunicazione commerciale nel settore del gioco. L'obiettivo è quello di garantire un bilanciamento tra la tutela della salute pubblica e la libertà economica, sempre nel rispetto della legalità.
