Federica Pellegrini, una delle più grandi icone del nuoto italiano, è tornata a esprimersi su questioni che le stanno a cuore, puntando il dito sui recenti avvenimenti che hanno coinvolto il giovane tennista Jannik Sinner. Intervistata durante il programma Le Iene, Pellegrini non ha risparmiato critiche, evidenziando come, secondo lei, il trattamento riservato a Sinner in merito al controverso caso di Clostebol sia stato particolarmente clemente. Nel suo intervento, l'ex nuotatrice ha insistito sul fatto che il 23enne di Sesto Pusteria ha beneficiato di un'accoglienza più indulgente se paragonato ad altri casi simili. 'Sapevamo che non si era dopato intenzionalmente', ha precisato, ma ha sottolineato che la sua notevole popolarità abbia pesato sulla gestione del caso.
La Pellegrini ha voluto ribadire che l'intervista incriminata, pubblicata inizialmente su Repubblica, è stata resa pubblica con un considerevole ritardo rispetto alla sua registrazione, con un gap temporale di circa un mese e mezzo. Questa discrepanza, secondo la Pellegrini, potrebbe aver contribuito a una percezione distorta della sua opinione.
Non sono state meno incisive le sue parole riguardo l'incontro/scontro con il campione olimpico Thomas Ceccon. Pellegrini ha rivelato che, nonostante il rispetto reciproco che ha sempre caratterizzato il loro rapporto, gli ultimi eventi li hanno posti su fronti opposti. Ha descritto il loro rapporto come cordiale ma lontano dall'amicizia: 'Non siamo mai stati super amici', ha detto, chiarendo che il loro confronto non ha raggiunto il livello di comprensione che lei avrebbe desiderato. 'Forse è lui che non ha capito', ha commentato, riflettendo su un possibile gap generazionale e di valori tra loro.
In un momento riflessivo, Federica si è anche espressa sulle giovani promesse del nuoto, in particolare su Sara Curtis e Alessandra Mao. Sebbene Curtis sia considerata da molti come una probabile erede della Pellegrini, quest'ultima ha messo in chiaro che il confronto potrebbe risultare inappropriato, considerando la diversità delle gare in cui si sono distinte. 'Forse la mia erede può essere Alessandra Mao', ha suggerito, riconoscendo le capacità di questa giovane nuotatrice di 14 anni, che ha già compiuto il suo primo exploit nel mondo del nuoto.
L'approccio di Pellegrini è caratteristico della sua franchezza e della sua determinazione nel far valere la propria voce in un ambiente sportivo dove la sua opinione ha un peso significativo. Queste ultime dichiarazioni offrono uno spaccato interessante su un universo sportivo in continua evoluzione, influenzato da dinamiche che trascendono le semplici prestazioni atletiche.
In considerazione delle sue osservazioni, è chiaro come la Pellegrini continui a mantenere un forte legame con il mondo del nuoto e dello sport italiano, non solo attraverso i risultati acquisiti in vasca, ma anche con un apporto critico e costruttivo, simbolo della sua passione e dedizione per lo sport.