Nel primo trimestre del 2025, si è verificato un fenomeno notevole all'interno dell'economia italiana: le entrate fiscali derivanti dalle attività di gioco hanno superato la sbalorditiva cifra di 1.738.016.913,81 euro. Questo straordinario flusso di denaro, come dettagliato nel Conto Riassuntivo del Tesoro redatto dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, rappresenta una significativa fonte di reddito per lo Stato italiano.
L'incremento delle entrate evidenzia come il settore dei giochi, nonostante le continue sfide di regolamentazione e sostenibilità, rimanga una risorsa cruciale per il finanziamento di servizi pubblici essenziali e per nuovi investimenti infrastrutturali. In particolare, la maggior parte degli introiti proviene dal prelievo erariale sugli apparecchi e congegni di gioco, il cui valore è stato fissato a ben 1.344.692.480,04 euro. Questo prelievo trova il suo fondamento nell'articolo 110, comma 6, del regio decreto n. 773 del 1931, illustrando così come norme storiche continuino ad avere un effetto tangibile sull'odierna fiscalità del gioco.
L'industria del gioco è frammentata in numerose categorie, ciascuna delle quali contribuisce in modo significativo alle casse statali. Una delle maggiori fonti di entrate è costituita dalle imposte uniche sui giochi di abilità e concorsi pronostici, che fornisce un contributo pari a 154.735.971,39 euro, mentre il diritto fisso erariale sui concorsi pronostici aggiunge ulteriori 18.534.193,65 euro.
Ma non sono solo i giochi di abilità a gonfiare le casse dello Stato. Gli incassi sono ulteriormente incrementati dalla ritenuta del 6% applicata sulle vincite al gioco del lotto, che ammonta a 155.190.798,76 euro. Questo indica chiaramente quanto il settore delle lotterie sia integrale per la generazione di reddito statale. Anche le imposte sugli intrattenimenti contribuiscono con 10.795.899,92 euro, sottolineando la poliedricità delle fonti di entrata.
Un altro rilevante apporto viene dall'imposta sui giochi di abilità e concorsi, spartita tra il 35% e il 25%, con entrate rispettive di 129.771.517,46 euro e 92.689.840,73 euro. Gli introiti extra-tributari associati alla gestione delle reti telematiche degli apparecchi di divertimento e i giochi nazionali totalizzatori portano complessivamente 162.526.474,74 euro.
Non meno significativa è la figura del gioco del lotto, che produce entrate per 262.400.313,98 euro. Le lotterie nazionali ad estrazione istantanea, con la loro popolarità diffusa, aggiungono 450.749.928,22 euro, consolidando la rilevanza di questo specifico settore del gioco.
Il bingo, un'attività sociale altamente apprezzata, contribuisce con 46.293.641,24 euro. Infine, nel documento riassuntivo delle entrate, le poste correttive delle entrate da giochi e lotterie totalizzano 114.637.805,79 euro, enfatizzando l'importanza di assestamenti regolari per mantenere la coerenza e l'efficienza delle finanze pubbliche.
Questo trend di crescita delle entrate statali pone un riflettore sulla necessità di un accurato monitoraggio e una regolamentazione appropriata, assicurando che il settore del gioco possa espandersi in modo sostenibile e responsabile. Le opportunità offerte dai proventi del settore del gioco potrebbero essere la chiave per sostenere ambiziosi piani di sviluppo e per garantire un futuro più prospero per i cittadini italiani.