La sessione odierna in Aula al Senato ha visto un acceso dibattito sul disegno di legge riguardante l'organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, precedentemente approvato dalla Camera. La 7a Commissione Cultura ha assegnato al relatore senatore Paganella (LSP-PSd'Az) il compito di presentare il testo con parere favorevole davanti all'assemblea, includendo le modifiche apportate durante le sessioni referenti.
L’intervento del senatore Francesco Verducci del Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista ha messo in luce i timori riguardanti questo decreto. Secondo Verducci, il rischio è che lo sport diventi una "cassaforte" per assunzioni strategiche e per esercitare un controllo economico e mediatico, che possono sfociare in influenze clientelari. Quanto da lui evidenziato sembrerebbe essere in netto contrasto con l'ideale sportivo espresso nella Costituzione, che promuove uno sport autonomo, libero e accessibile, distante dal giogo degli interessi commerciali e dalla spirale delle scommesse.
Questa discussione è parte di un dibattito più ampio, in corso da diversi anni, che vede lo sport non solo come un importante settore sociale, ma anche come un grande volano economico. Con l'organizzazione di eventi su larga scala, infatti, l’impatto economico è significativo. Tuttavia, si teme che l’approccio attuale possa marginalizzare questi eventi come ulteriori strumenti di guadagno per pochi, piuttosto che come reale opportunità di crescita culturale e sportiva per tutti. Oltre alle criticità evidenziate, va considerato il contesto in cui si inserisce il disegno di legge: gli ultimi anni hanno evidenziato una forte crescita degli eventi sportivi internazionali organizzati in Italia, che richiede una struttura legislativa aggiornata e adeguata per sostenere un simile afflusso e garantire organizzazioni efficienti e sostenibili.
Al cuore della questione, quindi, c’è la sfida di bilanciare correttamente gli interessi commerciali con l’ideale sportivo puro e autentico. Ciò richiede un’attenta pianificazione e regolamentazione affinché lo sport resti, prima di tutto, un ambito di attività fisica e passione collettiva, piuttosto che trasformarsi in una macchina che produce guadagni per pochi.
La seduta al Senato si inserisce in un momento particolarmente dinamico per lo sport italiano, che si prepara ad accogliere eventi di portata mondiale nei prossimi anni. La pressione di garantire una preparazione adeguata è alta, soprattutto in considerazione delle esperienze di altri Paesi, dove grandi eventi hanno portato a importanti benefici economici ma anche a controversie legate alla loro gestione.
Le prossime tappe della discussione vedranno la partecipazione attiva di diverse forze politiche che, in un clima di confronto con governi locali e nazionali, saranno chiamate a determinare il percorso finale del disegno di legge. Una legge che potrà segnare profondamente il panorama degli eventi sportivi in Italia, dettando nuove regole del gioco per molti anni a venire.