Il nuovo Decreto sulle disposizioni urgenti per l’organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi e altre misure in materia di sport è giunto al Parlamento. Tra le numerose novità introdotte, spicca l’articolo 6 che aggiorna le norme contro il fenomeno delle scommesse illecite nello sport.
L'articolo 6 apporta significative modifiche all'art. 2 della legge n. 401 del 1989, la quale regola i rapporti tra procedimento penale e giustizia sportiva nei casi di frodi sportive. L'inserimento di nuovi commi prevede un regime di scambio di informazioni più integrato tra le autorità coinvolte, garantendo un coordinamento efficiente nei casi di scommesse anomale.
La disciplina della frode sportiva, da tempo inserita nella legge 401/1989, prevede che l’azione penale e le relative sentenze non influiscano sull’omologazione delle gare né sui provvedimenti sportivi. Tuttavia, vengono ora rafforzate le misure di contrasto, incrementando il coordinamento delle informazioni tra gli organi competenti.
L’Unità Informativa Scommesse Sportive (UISS), istituita nel 2011 presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, assicura il corretto svolgimento delle competizioni sportive, prevenendo infiltrazioni della criminalità organizzata. In supporto, il Gruppo Investigativo Scommesse Sportive (GISS) si occupa di collegare e facilitare le indagini sulle infiltrazioni illecite nello sport.
Nel nuovo schema, uno speciale focus viene posto sull’identificazione dei flussi anomali di scommesse. A tale riguardo, quando vengono riscontrati movimenti sospetti, le autorità devono comunicarlo alla Procura Generale dello Sport presso il CONI, la quale assume un ruolo chiave nel coordinamento delle indagini federali e nella richiesta di informazioni sui conti gioco sospetti, anche se intestati indirettamente.
I conti di gioco sono ormai strettamente monitorati grazie a normative che obbligano alla trasparenza, come indicato dal D.Lgs. n. 231 del 2007 e successivi aggiornamenti. Le concessionarie devono registrare e trasmettere periodicamente i flussi informativi all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, rafforzando la tracciabilità delle operazioni.
Il sistema giudiziario sportivo italiano, regolato dal Codice di giustizia sportiva del CONI, prevede un articolato meccanismo di giustizia attraverso gli organi di ciascuna federazione e il Collegio di Garanzia dello Sport. I giudici sportivi e federali sono responsabili delle decisioni relative alla regolarità delle competizioni, mentre la Procura Federale esercita l'azione disciplinare garantendo la conformità con le norme sportive.
In questa complessa struttura, la Procura Generale dello Sport, sotto la guida del Procuratore Generale, gioca un ruolo fondamentale nel mantenere la legalità nello sport, cooperando con le procure federali per accelerare le indagini e assicurare che giustizia venga fatta. La crescente attenzione verso la prevenzione delle frodi e il miglioramento del sistema sportivo mira a proteggere l'integrità degli eventi sportivi, confermando l'impegno dell'Italia in favore di uno sport trasparente e lecito.