La Basket Scafati 1969 S.r.l ha recentemente concluso una fase delicata della sua storia, segnando un punto fermo al termine dei procedimenti disciplinari diretti dalla Procura Federale della Federazione Italiana Pallacanestro (FIP). Gli episodi al centro di questa vicenda riguardano alcune irregolarità legate al divieto di scommessa, regolate dall’articolo 9 del Regolamento di Giustizia federale, e coinvolgono alcuni ex collaboratori del club.
In seguito alle verifiche e ai procedimenti legali, il Tribunale Federale ha emesso delle sanzioni che prevedono l'inibizione di Luigi Cocco per un periodo di 12 mesi e di Gianfranco Nacchia per 10 mesi. Queste decisioni sono state prese dopo una richiesta consensuale di applicazione della pena, successiva all'atto di deferimento. Per Vincenzo Sabatino e Raffaele Anastasio, invece, le sanzioni si estendono rispettivamente a 18 e 16 mesi di inibizione, decise a seguito di un'udienza dibattimentale. Mentre le prime due decisioni sono definitive, le seconde potrebbero ancora essere oggetto di impugnazione da parte degli interessati.
La società Basket Scafati 1969 intende sottolineare come non sia mai stata oggetto di alcuna accusa nell'ambito di queste indagini e conferma la sua totale estraneità alle condotte illecite contestate. Di fronte all’emergere delle accuse, la dirigenza ha prontamente interrotto ogni tipo di collaborazione con i soggetti coinvolti, dimostrando così la volontà di tutelare l'integrità e la reputazione del club.
Sin dall'inizio dell’indagine, Basket Scafati ha offerto piena collaborazione agli organi inquirenti, sia sotto il profilo formale che sostanziale, trovando altresì la conferma della propria correttezza nel comportamento mantenuto durante tutta la fase investigativa. È stata questa trasparenza e collaborazione a rinsaldare la fiducia del club nel funzionamento della giustizia sportiva, che resta un punto fermo nel garantire l'equilibrio del sistema sportivo nazionale.
Consapevole dell’importanza di tutelare non solo la propria immagine, ma anche quella del sistema sportivo italiano, la società ha annunciato di voler intraprendere eventuali azioni legali contro gli ex collaboratori implicati. Le motivazioni di tali azioni risiedono nell’intenzione di ottenere il giusto risarcimento per i danni economici e d’immagine subiti. La vicenda ha avuto un impatto mediatico significativo, esplodendo in una fase cruciale della stagione sportiva e provocando effetti destabilizzanti sull’ambiente interno al team e sui risultati finali del campionato.
In conclusione, Basket Scafati 1969 rimane fermamente orientata verso una gestione trasparente e responsabile, continuando a promuovere i valori etici dello sport. Il club rinnova il suo impegno nel garantire che nel proprio seno prevalgano legalità ed equità, a tutela sia dei propri tifosi che dell’intero movimento cestistico italiano.