Il 30 giugno 2025, il Governo italiano ha pubblicato alla Camera un disegno di legge fondamentale per il mondo dello sport, volto alla conversione del decreto-legge n. 96 del 1° luglio, concernente l'organizzazione di grandi eventi sportivi e questioni urgenti nel dominio sportivo. Tra i punti salienti si evidenzia l'articolo 6, che prende di mira il fenomeno del match fixing, ovvero le frodi nei risultati sportivi tramite alterazioni illecite delle competizioni.
Il cuore della norma cerca di irrobustire gli strumenti operativi per affrontare il match fixing, una piaga che minaccia l'integrità sportiva e facilita la penetrazione della criminalità organizzata attraverso operazioni illecite legate ai 'flussi anomali di scommesse'. Questi flussi si manifestano come un elevato volume di scommesse sproporzionato, rispetto alle previsioni per determinati eventi sportivi, segnalando possibili irregolarità.
Alla luce di ciò, il legislatore ha portato avanti una revisione legislativa basata sulla legge del 13 dicembre 1989, n. 401, nota per i suoi interventi sanzionatori nel settore delle scommesse clandestine. Questa legge è stata aggiornata per includere metodi di indagine sofisticati predisposti a scoprire e prevenire frodi sportive e corruttive.
Elemento cruciale del nuovo dispositivo è la creazione e l'implementazione del Gruppo Investigativo Scommesse Sportive (GISS), integrato nell'Unità Investigativa Scommesse Sportive facente capo al Ministero dell'Interno, supportato da rappresentanti di istituzioni sportive come il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e la Federazione Italiana Giuoco Calcio.
La regolamentazione cerca di colmare le lacune esistenti nei percorsi investigativi attuali, permettendo al CONI di ottenere informazioni dettagliate su scommettitori anomali, per poi agevolare la trasmissione di tali dati alla Procura dello Sport, ottimizzando così il processo di indagine federale. Ulteriore misura preveduta è l'obbligo delle autorità competenti di comunicare prontamente eventuali flussi di scommesse sospette.
Un altro aspetto significativo riguarda la tutela degli arbitri e del personale tecnico. Parallelamente ai medici e agli infermieri, è stata introdotta una disciplina sanzionatoria per proteggere queste figure, spesso oggetto di violenze inaccettabili durante gli eventi sportivi. Il DASPO e altri strumenti giuridici sono stati aggiornati per contrastare efficacemente questi comportamenti antisportivi.
Il contesto normativo così delineato prospetta una lotta più incisiva contro la manipolazione degli eventi sportivi, in linea con la Convenzione di Magglingen/Macolin, che promuove lo scambio di informazioni tra autorità ed enti sportivi per una risposta comune ed efficace alle frodi nel sistema delle scommesse sportive.
Questo articolato sistema normativo proposto non solo rafforza la protezione dell'integrità sportiva, ma ridisegna ruoli e responsabilità, facilitando una collaborazione tempestiva e mirata tra tutte le parti coinvolte, dal CONI alle forze dell'ordine, passando per il settore scommesse. La norma, mantenendo la coerenza con i principi di autonomia della giustizia sportiva, garantisce che le informazioni chiave vengano trasmesse rapidamente, permettendo una risposta adeguata e rapida alle irregolarità riscontrate.
Con l'attuazione di queste misure, il legislatore mira a prevenire l'infiltrazione criminosa nel mondo sportivo, preservando l'equità delle competizioni e il rispetto delle regole, fondamento essenziale per un ambiente sportivo sano e giusto.