Il Consiglio dei Ministri si prepara a segnare un capitolo importante nella storia fiscale italiana con l'adozione del nuovo Testo Unico dell'Imposta sul Valore Aggiunto (IVA). Questa significativa riforma, articolata in ben 171 articoli, deriva dalla legge delega n. 111 del 9 agosto 2023. L'obiettivo centrale è riformulare in modo organico l'intera disciplina IVA, puntando su chiarezza ed equità, soprattutto in comparti complessi come il gioco pubblico.
Uno degli aspetti di maggiore rilievo di questa riforma riguarda l'esplicita inclusione delle attività di raccolta del gioco, scommesse, e apparecchi d'intrattenimento tra le operazioni esenti da IVA. In conformità con l'articolo 37 del nuovo testo, queste attività saranno formalmente esentate dal regime di tassazione, accogliendo così le richieste di molti operatori del settore. Tale misura non solo migliora la comprensione normativa, ma riduce anche i contenziosi e le interpretazioni discordanti che storicamente hanno messo in difficoltà le aziende.
La bozza del decreto non si ferma qui, estendendo le esenzioni anche al lotto, alle lotterie nazionali, e ai concorsi pronostici. Inoltre, operazioni condotte tramite apparecchi specifici e rapporti contrattuali con concessionari e terzi per la raccolta delle scommesse rientrano anche tra le operazioni esenti. Questo intervento legislativo mira a offrire agli operatori un quadro fiscale più prevedibile, riducendo margini di errore e interpretazioni contraddittorie.
Un altro tema caldo affrontato nella bozza è quello delle attività di intrattenimento. In questo contesto, l'IVA viene applicata in sinergia con la base imponibile dell'imposta sugli intrattenimenti. Introduce un meccanismo forfettario che consente una detrazione del 50% per le operazioni imponibili, pur riservando un approccio più stringente nel caso di cessione di diritti di ripresa televisiva o radiofonica, dove la detrazione si riduce a un terzo.
La semplificazione resta la parola chiave della riforma. Il nuovo testo prevede procedure contabili meno onerose per alcune categorie di soggetti, esonerandoli dall'obbligo di fatturazione e registrazione, senza compromettere la necessaria trasparenza. Restano però obbligatorie dichiarazioni per sponsorizzazioni e concessioni dei diritti di trasmissione audiovisiva. Inoltre, le aziende possono scegliere di continuare con il tradizionale regime IVA standard, previa comunicazione all'Agenzia delle Entrate.
L'innovazione riguarda anche la conservazione documentale, che sarà gestita dalle Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il nuovo testo promuove modalità di archiviazione digitale dei documenti fiscali, come gli scontrini del gioco pubblico, per ridurre i gravami burocratici senza sacrificare i controlli. Questa misura intende rafforzare la privacy e l'integrità dei dati, critici in un settore così regolamentato.
In sintesi, l'approvazione di questa riforma dell'IVA rappresenta una svolta fondamentale per il settore del gioco pubblico italiano. Offrendo finalmente un quadro normativo chiaro, la riforma tiene conto delle specificità e necessità di un settore spesso dibattuto. Con l'adozione definitiva all'orizzonte, queste modifiche promettono di segnare un nuovo capitolo nel trattamento fiscale del gioco pubblico in Italia.