Il Comitato per la Prevenzione e la Repressione del Gioco illegale (CoPReGI) ha recentemente lanciato un'importante operazione nel territorio di Pescara, coinvolgendo l'Ufficio dei Monopoli per l'Abruzzo, il Corpo della Guardia di Finanza, l'Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato. Questa iniziativa rappresenta un significativo sforzo congiunto per arginare il fenomeno del gioco d'azzardo illegale che minaccia il tessuto sociale ed economico della regione.
Dal 20 al 31 maggio 2025, sono stati effettuati ben 19 interventi in vari esercizi commerciali della provincia. Questi controlli mirati, scaturiti da un'accurata analisi dei rischi che ha sfruttato informazioni raccolte a livello operativo e di intelligence, hanno coperto diverse tipologie di attività coinvolte nel gioco d'azzardo.
Nel corso di tali ispezioni, sono state riscontrate numerose irregolarità in materia di imposta sugli intrattenimenti. In particolare, in due esercizi è stata accertata l'assenza della tabella obbligatoria con l'elenco dei giochi proibiti, contravvenendo all'art. 110 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.). Questo tipo di violazione è configurata come un illecito penale, e ha portato gli accertatori a segnalare l'infrazione alle autorità giudiziarie competenti.
L'indagine ha inoltre rivelato la presenza di sei apparecchi AWP (Amusement with Prizes) installati senza le necessarie autorizzazioni, oltre a una sala giochi completamente priva di presidio. Queste scoperte sottolineano non solo la gravità delle infrazioni, ma anche l'importanza di un monitoraggio costante per contrastare il dilagare del gioco illegale.
La stretta collaborazione tra le diverse Amministrazioni coinvolte ha permesso di mettere in atto un'efficace opera di presidio sul territorio abruzzese, con l'obiettivo di prevenire e reprimere il gioco illegale. Questo impegno si traduce in una maggior tutela per i cittadini, tanto sul fronte del rischio economico quanto su quello sociale, dato che il gioco d'azzardo incontrollato può portare a fenomeni di dipendenza e crimine.
Questo recente sforzo delle istituzioni si inserisce in un contesto più ampio di regolamentazione del gioco d'azzardo in Italia, dove l'espansione delle cosiddette video-lottery e di forme di intrattenimento similari ha spesso sollevato l'attenzione di autorità e legislatori per le implicazioni etiche ed economiche che comportano.
Il caso di Pescara rappresenta quindi un esempio lampante di come il coordinamento tra enti sia fondamentale per mantenere il controllo su un settore così delicato. Rimane il compito delle istituzioni, e in particolare dell'Ufficio dei Monopoli, di continuare a sviluppare strategie di intervento che possano garantire un sistema di gioco legale, sicuro e responsabile.
In conclusione, questa operazione dimostra l'importanza delle attività interforze nel garantire il rispetto delle normative e nel contrastare il fenomeno dell'illegalità nel gioco, con una costante attenzione a proteggere sia l'economia pubblica che il benessere dei cittadini.