Una coalizione bipartisan composta da 50 procuratori generali degli Stati Uniti ha recentemente preso una posizione decisa contro le operazioni di gioco d'azzardo offshore, richiedendo al Dipartimento di Giustizia (DOJ) un'azione determinata e incisiva per contrastare questo fenomeno in forte crescita. L'appello, inviato sotto forma di lettera, è diretto alla Procuratrice generale Pam Bondi, cui viene chiesto di intensificare gli sforzi per combattere le piattaforme di scommesse e giochi online che operano al di fuori delle normative federali e statali.
Le piattaforme offshore – spiega la coalizione – spesso operano da giurisdizioni estere, eludendo le autorizzazioni necessarie, ignorando misure di tutela dei consumatori e violando le normative locali. Questa situazione non solo sottrae risorse ai bilanci pubblici, ma costituisce anche un rischio concreto per i consumatori, con un impatto particolarmente negativo sui giovani e sulle fasce sociali più vulnerabili. L'equilibrio del mercato regolamentato del gioco legale viene minato, mentre i fondi che potrebbero sostenere i bilanci pubblici vengono dispersi in circuiti opachi.
La lettera mette in evidenza che il gioco online illegale è spesso connesso ad attività fraudolente, riciclaggio di denaro e contribuente alla dipendenza patologica. Si stima che il volume d'affari di queste attività possa superare i 400 miliardi di dollari annuali, causando una perdita fiscale di oltre 4 miliardi di dollari ai singoli stati.
Per affrontare questa sfida, la coalizione richiede al DOJ di intraprendere tre azioni principali: primo, ottenere provvedimenti inibitori basati sulla legge federale Unlawful Internet Gambling Enforcement Act per impedire l'accesso ai siti illegali e bloccare i sistemi di pagamento associati. Secondo, procedere al sequestro di beni, domini e ricavi economici collegati alle operazioni illecite, così da disincentivare economicamente queste attività. Terzo, creare una collaborazione stretta tra le autorità statali, le banche e gli operatori finanziari per smantellare l'infrastruttura finanziaria su cui si basano le piattaforme illegali.
La lettera è stata inizialmente promossa da procuratori generali come William Tong del Connecticut, Andrea Joy Campbell del Massachusetts, Mike Hilgers del Nebraska e Derek Brown dello Utah, con il supporto di rappresentanti di tutti gli stati americani, incluse le American Samoa, il Distretto di Columbia, le Isole Marianne Settentrionali, le Isole Vergini e Porto Rico.
Questa iniziativa rappresenta un momento di forte coesione istituzionale nella lotta contro il gioco illegale e costituisce un appello diretto al governo federale per salvaguardare la legalità, la protezione dei consumatori e le finanze pubbliche degli Stati Uniti. In un momento in cui l'illegalità nel settore del gioco d'azzardo sta assumendo proporzioni preoccupanti, la risposta congiunta di così tanti procuratori segna un passo importante verso un'azione coordinata e efficace contro queste minacce. I procuratori generali hanno sottolineato la necessità di mantenere alta l'attenzione, assicurando che le risorse pubbliche vengano utilizzate per proteggere la società dai danni potenziali del gioco d'azzardo online illegale e per garantire che il merito venga sempre assegnato a chi rispetta le regole.