Brasilia è al centro di un acceso dibattito giuridico e fiscale che coinvolge il discusso settore del gioco d'azzardo online e delle scommesse sportive. Il ministro Nunes Marques della Corte Suprema Federale del Brasile ha recentemente autorizzato l'ingresso di quattro organizzazioni come amici curiae in un'azione volta a contestare la legittimità di alcune leggi municipali che regolano le lotterie, le scommesse sportive e i giochi online. Questa controversia era stata inizialmente sollevata dal partito Solidariedade, che sostiene che le normative comunali di diverse città, tra cui San Paolo, Belo Horizonte e Porto Alegre, siano in contrasto con la competenza esclusiva dell'Unione in materia.
Le organizzazioni ammesse, tra cui l'Associazione nazionale delle lotterie municipali e statali (ANALOME) e l'Associazione nazionale di giochi e lotterie (ANJL), in collaborazione con la Confederazione nazionale dei servizi (CNS) e lo Stato del Paraná, sono state scelte per approfondire il dibattito costituzionale. Nonostante l'ammissione, la richiesta della Bethanus Assessoria Empresarial è stata respinta per mancanza di rappresentatività su scala nazionale. Secondo il ministro Nunes Marques, l'ammissione come amicus curiae è una misura discrezionale volta a garantire un esame più ampio e approfondito delle questioni in gioco.
Il ricorso presentato da Solidariedade mira a sospendere immediatamente le leggi comunali che consentono agli operatori di gioco di operare senza l'autorizzazione federale necessaria, avvertendo dei rischi connessi a una possibile erosione delle risorse finanziarie nazionali e all'adozione di standard normativi meno rigorosi rispetto alle concessioni comunemente regolamentate a livello nazionale. In passato, il ministro Marques aveva già respinto un'ingiunzione preventiva, preferendo prima raccogliere ulteriori informazioni dalle autorità competenti prima di giungere a una decisione finale.
Parallelamente al dibattito legale, il governo federale del Brasile sta considerando l'imposizione di una tassazione retroattiva sulle scommesse sportive a quota fissa. Questo provvedimento potrebbe generare fino a 2,1 miliardi di euro (circa 12,6 miliardi di real) coinvolgendo 135 società già attive prima della regolamentazione ufficiale del settore, prevista per gennaio 2024, seguita l'aprile successivo da un'imposta del 12%.
Il direttore della Receita Federal, Robinson Barreirinhas, ha specificato che le società con una presenza sostanziale e con profitti significativi all'interno del Brasile dovranno regolarizzare le loro posizioni fiscali, versando imposte arretrate, comprese l'Imposta sul reddito e il PIS-Cofins. È attualmente in fase di valutazione anche un possibile incremento dell'aliquota fiscale dal 12% al 18%, che potrebbe tradursi, a partire dal 2026, in entrate aggiuntive stimate di circa 285 milioni di euro annui per le casse dello stato.
Questi sviluppi mettono in evidenza come il Brasile sia al crocevia tra innovazione normativa e tradizione giuridica, mentre si cerca di trovare un equilibrio tra esigenze economiche e legittimità costituzionale. La questione non è solo della massima rilevanza per le amministrazioni federali e locali, ma interessa anche gli operatori internazionali del gioco d'azzardo e le loro strategie di investimento nel più grande mercato dell'America Latina.