L'intervista a Salvatore Vullo, titolare di Kogem, durante la 37esima edizione di Enada, solleva varie criticità legate alla nuova gara per le concessioni del gioco online in Italia. Vullo esprime preoccupazione riguardo alle modifiche del sistema di gioco e alla nuova tecnologia richiesta, che stanno rallentando le iniziative degli operatori. Questa incertezza potrebbe portare a una perdita per lo Stato e incentiva gli operatori a valutare investimenti all'estero.
Un'altra problematica rilevata riguarda il sistema delle Punti Vendita Ricariche (PVR), soprattutto per la decisione sui 100 euro settimanali, che potrebbe ridurre significativamente l'attività di queste strutture e causare una migrazione verso piattaforme illegali, specialmente tra i giovani tra i 18 e i 24 anni.
Vullo critica anche il costo delle concessioni rispetto alle limitazioni imposte, sottolineando che queste condizioni potrebbero ridurre il numero di partecipanti alla gara e aumentare l'illegalità. Apprezza il lavoro tecnologico di ADM e Sogei, ma avverte che la tecnologia può anche essere sfruttata per attività illegali.
Infine, Vullo ritiene che le nuove garanzie richieste (7 milioni più 3 milioni e mezzo) riducano ulteriormente l'accessibilità per i concessionari medi e prevede che il numero di concessioni e le entrate statali possano essere inferiori alle aspettative. La situazione è critica e colma di incertezze per il futuro del mercato del gioco online in Italia.
Fonte: agimeg.it