L'ultima proposta che agita il mondo del calcio europeo riguarda la possibilità di disputare partite di campionato lontano dai confini del continente. Recentemente, l'idea di una sfida di Serie A tra Milan e Como a Perth, in Australia, ha acceso il dibattito tra tifosi e rappresentanti delle istituzioni sportive. Contemporaneamente, in Spagna, il potenziale spostamento del match tra Villarreal e Barcellona a Miami ha sollevato interrogativi sul futuro del calcio europeo senza l'Europa.
Il presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, ha affermato che una decisione finale potrebbe arrivare l'11 o il 12 settembre, sperando nel benestare della Uefa. Nonostante un cauto ottimismo, il piano ha incontrato l'opposizione di vari gruppi. Sul fronte della difesa del calcio autoctono, la voce dell'Unione Europea si è fatta sentire per tramite di Glenn Micallef, Commissario per l'equità intergenerazionale, gioventù, cultura e sport nella Commissione von der Leyen II. Micallef ha sottolineato che "il calcio europeo appartiene all'Europa" e si è detto contrario al piano di portare partite di campionato fuori dai confini continentali.
Il rigetto dell'idea non si basa però solo su motivi logistici. Al cuore della questione, c'è la passione dei tifosi, considerati il fondamento delle squadre di calcio, che non dovrebbero essere privati della possibilità di sostenere il proprio club sul territorio. Un sondaggio recente ha dimostrato che oltre l'80% dei tifosi si oppone a trasferte così lontane, percependolo come un allontanamento dalla tradizione sportiva che li ha sempre coinvolti.
Le critiche sono arrivate anche dall'Associazione dei Calciatori Professionisti Spagnoli (AFE) e dai tecnici coinvolti, che sottolineano come il calcio faccia parte integrante delle singole comunità. Parallelamente, un crescente malumore aleggia tra i tifosi, già costretti a far fronte a costi esosi di biglietti, abbonamenti TV e streaming. Questo piano è percepito come un superamento della loro pazienza. Gli esempi passati di finali di coppa disputate oltremare, che hanno negato alle tifoserie esperienze uniche, sono ancora freschi nella memoria di molti.
Sul piatto, certamente, ci sono le ingenti entrate economiche. La stagione 2023/24 ha visto il calcio europeo raggiungere record in termini di fatturato, ma la questione centrale rimane la sostenibilità che deve andare di pari passo col rispetto alla tradizione e al forte legame tra club e tifosi locali.
Infatti, il modello sportivo europeo, che considera i club come elementi centrali delle comunità locali, affronta una sfida cruciale. Come osserva Micallef, "portare una gara nazionale fuori dall'Europa frantumerebbe il principio territoriale su cui si fonda il calcio europeo." Il tema diventa così un test per la governance sportiva, proprio dopo i tentativi falliti di costituire una Superlega, iniziativa anch'essa osteggiata dai tifosi.
A chiudere, Micallef ha annunciato l'intenzione di organizzare, per conto della Commissione Europea, una consultazione pubblica a settembre, con l'obiettivo di garantire che le voci dei veri appassionati di calcio siano ascoltate e considerate nel delineare il futuro del calcio sul continente.