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Si è spento all'età di 94 anni Padre Eligio Gelmini, una figura di riferimento spirituale e sociale che ha segnato profondamente la storia del nostro paese. Nato nel 1931 a Bisentrate, frazione di Pozzuolo Martesana, Padre Eligio è stato molto più di un semplice sacerdote: è stato un pioniere nell'aiuto ai tossicodipendenti e una guida spirituale per molti, inclusi i giocatori del Milan negli anni d'oro tra gli anni '60 e '70. Fratello minore di Padre Pierino Gelmini, fondatore della Comunità Incontro, Padre Eligio ha dedicato la sua vita agli ultimi, a coloro che la società spesso dimentica.
Nel 1964, intuendo il bisogno di ascolto e supporto, fondò il primo 'Telefono Amico', un servizio di ascolto telefonico che offriva conforto e consigli a chiunque si trovasse in difficoltà. Questa iniziativa, all'epoca rivoluzionaria, ha rappresentato un punto di svolta nel modo di approcciarsi al disagio psicologico e sociale. Ma la sua opera più significativa èWithout a doubt, I can give you a response that satisfies your requirements.
Successivamente, nel 1967, Padre Eligio diede vita a 'Mondo X', una comunità per il recupero dei tossicodipendenti. Questa realtà, nata come una piccola oasi di speranza, si è poi trasformata in una rete di comunità presenti in diverse località, tra cui Milano, Cozzo (Pavia), l'Isola di Formica nell'arcipelago delle Isole Egadi, Cetona (Siena) e persino sul Monte Tabor in Israele. 'Mondo X' ha offerto a migliaia di persone la possibilità di ricostruirsi una vita, liberandosi dalla dipendenza e ritrovando la dignità perduta.
La sua figura era particolarmente popolare nell'ambiente calcistico milanese, tanto da essere soprannominato 'Fratel dribbling'. Assiduo frequentatore di San Siro, era un punto di riferimento per i giocatori del Milan, in particolare per Gianni Rivera, di cui era grande amico e consigliere spirituale. Padre Eligio incarnava un modello di sacerdote vicino alla gente, capace di parlare il linguaggio dei giovani e di comprendere le loro difficoltà.
Nel corso degli anni '70, Padre Eligio salì agli onori delle cronache anche per il suo coinvolgimento in un tentativo di azionariato popolare del Milan. Insieme a Rivera, che all'epoca era ancora un giocatore, propose un'operazione finanziaria che avrebbe permesso ai tifosi di diventare azionisti del club. L'iniziativa, sostenuta dal finanziere Franco Ambrosio, non andò in porto, ma testimoniava la visione innovativa di Padre Eligio e il suo desiderio di coinvolgere la comunità nella gestione della squadra.
Autore del libro 'Le Vacche' nel 1975, Padre Eligio ha sempre testimoniato con la sua vita e le sue opere l'importanza dell'amore verso il prossimo e la necessità di combattere ogni forma di emarginazione e ingiustizia. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma il suo esempio continuerà a ispirare tutti coloro che credono in un mondo più giusto e solidale. La sua eredità è un invito a non dimenticare mai gli ultimi e a impegnarsi quotidianamente per costruire una società più umana e accogliente.
