Bulega nel mirino dei tifosi di Razgatlioglu: scorta della polizia dopo l'incidente a Jerez!

Il pilota Ducati vittima di minacce online e contestazioni: 'Nel nostro sport non servono gli ultras'

Bulega nel mirino dei tifosi di Razgatlioglu: scorta della polizia dopo l'incidente a Jerez!

La stagione Superbike di Nicolò Bulega si è conclusa con una coda velenosa. Oltre alla delusione per aver perso il titolo mondiale all'ultima gara, il pilota Ducati si è trovato a fronteggiare minacce e insulti da parte di alcuni tifosi turchi, infuriati per l'incidente che ha coinvolto Toprak Razgatlioglu durante la Superpole Race di Jerez.

Bulega, bersagliato dai fischi nel parco chiuso, ha affidato a un lungo messaggio sui social media la sua versione dei fatti: "Dopo quanto accaduto in questo weekend, credo sia giusto raccontare la verità dei fatti, senza filtri e senza interpretazioni. Ho letto e sentito tante cose non vere riguardato al contatto tra me e Toprak nella Superpole Race. La prima, e forse la più grave, è che l'avrei fatto apposta. Niente di più falso. Chi mi conosce sa che il mio punto forte è sempre stato la percorrenza in curva e la correttezza verso gli avversari. Dopo un'intera stagione fatta di sorpassi e controsorpassi al limite, da entrambe le parti, un errore può capitare."

Il pilota ha poi continuato: "Un errore che, vorrei sottolinearlo, è stato sanzionato con un long lap che ho scontato. In sostanza, un incidente di gara come ne succedono tantissimi durante la stagione. La cosa importante che mi preme precisare, però, è che non sia stata una manovra intenzionale, e mi dispiace che da fuori sia sembrato il contrario. La seconda cosa che ho letto è che non avrei chiesto scusa. Anche questo non è vero. L'ho fatto subito, nella prima intervista con TNT, non avevo altro modo per farlo e ho colto la prima opportunità che mi è stata concessa. Inoltre, chi mi ha visto in quei momenti sa bene che non ero affatto felice di aver vinto sapendo che Toprak era caduto. Dopo il podio ho anche chiesto di parlargli direttamente per chiarire, ma comprensibilmente ha preferito rimandare il confronto a dopo Gara 2."

Bulega ha ammesso di aver reagito alle provocazioni di alcuni tifosi turchi nel paddock, rispondendo con un pollice alzato agli insulti. "Ma, detto questo, credo che la loro reazione sia stata fuori misura. Stiamo correndo in moto, lottando per un Mondiale, dando tutto ogni singolo weekend. Gli insulti personali e le minacce verso me, la mia ragazza, la mia famiglia e il mio team non hanno nulla a che vedere con lo sport. Non rappresentano lo spirito della Superbike, dove c'è sempre stato rispetto reciproco, anche nei momenti più tesi. Essere scortato dalla polizia per tutto il giorno non è stata una bella esperienza, né per me né per chi mi era vicino."

Il pilota Ducati ha tenuto a precisare che Toprak Razgatlioglu non è così: "È un pilota tosto, un avversario leale e molti dei suoi fan dovrebbero prendere esempio da lui. A fine Gara 2 ci siamo parlati, mentre eravamo ancora in moto, con i caschi e con l'adrenalina per la corsa. Nessun rancore, come succede tra piloti. In Superbike, e anche in MotoGP, c'è ancora un ambiente sano. Non abbiamo bisogno di ultras, ma solo di persone che amano questo sport per quello che è: coraggio, rispetto e competizione vera. Grazie a chi mi ha scritto e sostenuto in questi giorni. Ci vediamo in pista."

Anche Kenan Sofuoglu, ex campione Supersport e manager di Razgatlioglu, è intervenuto sulla vicenda, scusandosi per la reazione dei tifosi e congratulandosi con Bulega per la sua stagione. "Nicolò, voglio congratularmi con te! Hai avuto una stagione fantastica. Credo e sono completamente d'accordo con te sulla Superpole Race. Voglio scusarmi per la reazione dei fan. Penso che questo sia stato un incidente di gara. Questo incidente tra 2 piloti che possono vincere il titolo l'organizzazione avrebbe dovuto gestirlo con più attenzione, perché avrebbe potuto cambiare il risultato del campionato. Buona fortuna per il tuo futuro", ha scritto.

L'episodio di Jerez solleva ancora una volta il tema della gestione della rivalità sportiva e del comportamento dei tifosi, spesso eccessivo e fuori luogo. Il mondo delle corse, come sottolineato da Bulega, non ha bisogno di estremismi, ma di passione, rispetto e fair play.

Pubblicato Martedì, 21 Ottobre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Martedì, 21 Ottobre 2025

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