Il Gran Premio degli Stati Uniti, sul circuito di Austin, si preannuncia una sfida non solo tecnica ma anche fisica per i piloti di Formula 1. Il caldo torrido del Texas è diventato un protagonista inatteso, con temperature che superano stabilmente i 30°C. Questa situazione ha spinto la FIA (Federazione Internazionale dell'Automobile) a riattivare il regolamento sull'“heat hazard”, già visto durante il Gran Premio di Singapore. La norma impone l’uso di vesti refrigeranti per aiutare i piloti a sopportare meglio le condizioni estreme.
La decisione di applicare queste misure è stata presa considerando le previsioni meteo, che indicano un indice di calore elevato, superiore ai 31°C, sia durante la gara Sprint che nella competizione principale di domenica. Il sistema di raffreddamento, composto da un box contenente i componenti miniaturizzati (micro-compressore, evaporatore e condensatore) e una maglia con tubi refrigerati, sarà facoltativo. Tuttavia, i team e i piloti che sceglieranno di non utilizzarlo dovranno installare una zavorra aggiuntiva per compensare il peso del sistema.
L'introduzione di queste misure di sicurezza è una risposta diretta ai disagi riscontrati durante il Gran Premio del Qatar 2023. In quell'occasione, il caldo estremo e l’elevata umidità avevano causato problemi fisici a molti piloti, alcuni dei quali avevano necessitato di cure mediche immediate al termine della gara. Per prevenire il ripetersi di tali situazioni, la FIA ha lavorato allo sviluppo di un sistema di gilet refrigeranti, progettato per mantenere una temperatura corporea accettabile all'interno dell'abitacolo.
Il sistema di raffreddamento si compone di due elementi principali: il box, che contiene i componenti miniaturizzati necessari per raffreddare il liquido, e la maglia ignifuga, indossata sotto la tuta del pilota. All'interno della maglia sono integrati circa 48 metri di tubi, disposti in modo da avvolgere il petto e le spalle del pilota. Questi tubi sono attraversati da un liquido refrigerante (aria, acqua o soluzioni a base di sali o glicole propilenico) che contribuisce ad abbassare la temperatura corporea.
L'installazione del sistema richiede tempo e preparazione, motivo per cui la FIA deve avvisare i team con anticipo, basandosi sui dati disponibili già dal giovedì. Se le previsioni indicano che la temperatura ambientale supererà i 31°C durante il weekend, scatta l’obbligo di installare il sistema di raffreddamento. Nonostante l'obbligo di installazione, l'utilizzo della maglia refrigerante rimane facoltativo, con la penalità di una zavorra aggiuntiva per chi sceglie di non indossarla.
L'efficacia del gilet refrigerante può variare a seconda del team e del pilota. Non esiste un sistema standardizzato, e ogni squadra ha un certo margine di libertà nella progettazione e nell'installazione di alcuni componenti. Questo è dovuto anche al fatto che i telai delle monoposto non erano stati originariamente concepiti per ospitare questi dispositivi. Durante il Gran Premio di Singapore, alcuni piloti hanno espresso pareri contrastanti sull'efficacia del sistema. Gabriel Bortoleto, pilota della Sauber, ha dichiarato: “È stata una gara fisica, ma onestamente mi aspettavo di più. Non so se il gilet refrigerante abbia influito – ma sicuramente tutti dicevano che sarebbe stata la gara più difficile dell’anno e invece, non so, non mi è sembrata così. Però è stata comunque dura. L’ho acceso per i primi 10-15 giri e poi dopo diventa piuttosto caldo il liquido, quindi è meglio spegnerlo”.
Il Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin rappresenta quindi una sfida complessa, dove la gestione del calore sarà un fattore determinante per le prestazioni dei piloti e l'affidabilità delle monoposto. Le decisioni dei team riguardo all'utilizzo dei sistemi di raffreddamento potrebbero fare la differenza nella lotta per la vittoria.