Prima di procedere
La Ferrari ha concluso il weekend di Lusail con un risultato deludente, scivolando al quarto posto nel campionato costruttori. Il team principal Frederic Vasseur ha evidenziato come le pressioni abbiano influito negativamente sulla performance della SF-25, ma dietro questa debacle si celano problematiche ben più radicate. L'appuntamento di Abu Dhabi rappresenta ora un'opportunità cruciale per chiudere la stagione con una nota positiva.
Charles Leclerc ha espresso il desiderio di concludere la stagione con un risultato migliore ad Abu Dhabi, sottolineando come una gara apparentemente priva di obiettivi possa improvvisamente assumere un'importanza significativa. Il Gran Premio del Qatar ha offerto un'immagine desolante, mettendo in luce le conseguenze della decisione presa ad aprile di interrompere lo sviluppo aerodinamico della vettura, una scelta motivata dalla volontà di concentrarsi sul progetto 2026. Tuttavia, come ha giustamente sottolineato Vasseur, potrebbe essere stato sottovalutato l'impatto di una seconda metà di stagione priva di aggiornamenti significativi. Matteo Togninalli, Head of Track Engineering del Cavallino, ha confermato che questa decisione è stata presa ai vertici aziendali.
Togninalli ha ammesso che la decisione di interrompere lo sviluppo della vettura ha generato frustrazione, forse in misura maggiore del previsto. Ha aggiunto che la squadra era consapevole che questa scelta avrebbe potuto compromettere le prestazioni a breve termine, ma che sarà necessario attendere il prossimo anno per valutarne appieno le conseguenze. Le parole di Leclerc, che ha espresso dubbi sul fatto che l'anticipo del lavoro sul 2026 possa giustificare una debacle come quella di Lusail, invitano a indagare più a fondo le cause di un weekend così problematico.
Vasseur ha individuato nelle pressioni uno dei fattori determinanti dietro la delusione del Qatar, sottolineando le difficoltà incontrate nell'adattarsi alle elevate pressioni delle gomme imposte da Pirelli. Queste pressioni hanno reso la SF-25 nervosa e difficile da controllare, ma rappresentano più una conseguenza che la causa principale dei problemi. È risaputo che alla SF-25 manca carico aerodinamico e, in queste condizioni, l'unica soluzione è cercare grip meccanico. Tuttavia, quando le pressioni aumentano e l'impronta a terra si riduce, diventa difficile trovare aderenza, anche su un asfalto con un elevato livello di grip.
In qualifica, dove è fondamentale sfruttare al massimo la trazione, i piloti hanno riscontrato le maggiori difficoltà. In gara, la gestione delle gomme ha attenuato parzialmente il problema, ma senza risolverlo completamente. L'aumento delle temperature ha ulteriormente compromesso la tenuta termica delle gomme, soprattutto nei curvoni veloci, dove la mancanza di carico e grip si è fatta sentire in modo particolare.
Vasseur ha riconosciuto che le pressioni non sono state l'unico problema, ammettendo che la Ferrari non è riuscita a trovare il giusto set-up fin dal primo giro. A differenza di quanto accaduto ad Austin e in Brasile, dove la possibilità di intervenire sul set-up aveva permesso di mitigare alcune criticità, a Lusail i limiti della vettura si sono rivelati più profondi e radicati. Oltre alle difficoltà legate all'altezza da terra e al bouncing, la Ferrari ha sofferto la cronica mancanza di carico e grip, soprattutto nelle curve lunghe. Quando questi fattori sono venuti meno, la vettura ha manifestato sottosterzo in ingresso di curva e sovrasterzo a centro curva, compromettendo la fiducia dei piloti. La stagione 2025 si è rivelata particolarmente complessa per la Ferrari, evidenziando la necessità di intervenire in modo significativo sulla vettura per il prossimo anno.
