Mentre Nvidia affronta sfide crescenti nel mercato cinese degli acceleratori AI, AMD sembra aver trovato una via d'uscita strategica per mantenere la sua presenza e competere efficacemente. La CEO di AMD, Lisa Su, ha ribadito l'impegno dell'azienda a condividere con il governo degli Stati Uniti il 15% dei ricavi derivanti dalla vendita di acceleratori AI in c. Questa mossa, annunciata durante un evento organizzato da Wired a San Francisco, evidenzia una volontà di collaborazione e trasparenza che potrebbe favorire la posizione di AMD nel contesto geopolitico attuale.
L'accordo preliminare tra AMD, Nvidia e l'amministrazione statunitense era stato reso noto già ad agosto, ma mentre AMD sembra intenzionata a rispettarlo, Nvidia ha espresso riserve e difficoltà. Il CEO di Nvidia, Jensen Huang, aveva inizialmente acconsentito a cedere il 15% dei ricavi derivanti dalle vendite del suo acceleratore H20 in Cina, ma successivamente ha lamentato un calo della domanda a causa delle pressioni del governo cinese a favore di soluzioni locali.
La situazione di Nvidia si è ulteriormente complicata con le indiscrezioni su un possibile colloquio tra Huang e l'ex presidente Trump riguardo alla fornitura di acceleratori H200, più performanti, alla Cina. Huang ha sottolineato che ulteriori riduzioni delle prestazioni degli acceleratori destinati al mercato cinese sarebbero controproducenti, in quanto ne comprometterebbero l'attrattiva.
In questo scenario, la strategia di AMD appare più pragmatica e orientata alla conformità normativa. L'azienda detiene le licenze necessarie per esportare un certo numero di acceleratori Instinct MI308 in Cina e sembra disposta a rinunciare a una quota dei profitti per mantenere attivo questo canale commerciale. Questa mossa potrebbe consentire ad AMD di consolidare la sua presenza nel mercato cinese, un'area strategica per la crescita del settore AI, e di differenziarsi da Nvidia, che al momento fatica a trovare un equilibrio tra le esigenze commerciali e le restrizioni imposte dalle autorità statunitensi.
La competizione tra AMD e Nvidia nel settore degli acceleratori AI è destinata a intensificarsi nei prossimi anni, con implicazioni significative per lo sviluppo tecnologico e l'equilibrio geopolitico. La capacità di adattamento alle normative e la volontà di collaborazione con le autorità governative potrebbero rivelarsi fattori determinanti per il successo delle aziende in questo mercato in rapida evoluzione. L'apertura di AMD nel condividere parte dei suoi guadagni cinesi con gli USA potrebbe rappresentare un modello virtuoso per il futuro del commercio tecnologico internazionale, in un'era segnata da crescenti tensioni e protezionismi.
Resta da vedere se Nvidia riuscirà a trovare una soluzione altrettanto efficace per superare le difficoltà incontrate nel mercato cinese, o se AMD saprà sfruttare al meglio questa opportunità per rafforzare la propria posizione e competere ad armi pari con il leader del settore.
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