Uri Poliavitch
è al centro di uno scandalo che scuote l'industria dei
giochi d'azzardo online
. Fondatore della Soft2Bet, un'azienda di software per casinò con base a
Malta
, Poliavitch si trova ora sotto accusa per la gestione di una rete di casinò illegali che ha coinvolto due miliardi di persone in tutto il mondo. Una recente indagine ha messo in luce come la Soft2Bet apparentemente operi come una legittima piattaforma B2B, ma in realtà faciliti operazioni non autorizzate coinvolgendo casinò e siti di scommesse sportive inseriti nelle liste nere, rivolgendosi a giocatori vulnerabili in mercati regolamentati ma privi di licenze necessarie.
Il modello di affari di Soft2Bet si basa su quello che viene definito
"casino chiavi in mano"
, un sistema che permette ai fornitori di software di affittare le loro piattaforme a operatori terzi, spesso con legami con operazioni illecite. Questo modus operandi consente loro di trarre benefici economici senza dover gestire direttamente le operazioni di gioco, sfruttando lacune legislative e mantenendo così una distanza apparente da eventuali responsabilità legali.
Un elemento chiave di questa controversia è l'applicazione MEGA, un prodotto sviluppato da Soft2Bet che sta trasformando il panorama del gioco d'azzardo. Promossa come uno strumento innovativo per aumentare l'engagement e i ricavi, MEGA trasforma i giochi mobile occasionali in esperienze di gioco con soldi reali. Sebbene pubblicizzata per la sua capacità di triplicare il tempo di utilizzo degli utenti e incrementare drasticamente il Margine Lordo di Gioco (GGR) e le entrate medie per utente, questo successo commerciale comporta un costo sociale notevole.
Soft2Bet
utilizza tattiche di coinvolgimento basate sui dati e fortemente personalizzate, come ricompense e programmi di fedeltà in tempo reale, per aumentare il tempo che gli utenti trascorrono sulle piattaforme di gioco. Queste strategie sono progettate per sfruttare le vulnerabilità psicologiche umane, promuovendo modelli d'uso compulsivi sotto a una maschera di maggiore intrattenimento.
Poliavitch, infatti, viene accusato di aver diffuso un sistema progettato principalmente per il profitto a discapito della salute pubblica. Con l'espansione della Soft2Bet in nuovi mercati, tra cui
Brasile
e
Nord America
, ci si interroga sulle responsabilità etiche verso i nuovi utenti che si trovano ora esposti a un rischio maggiore di dipendenza.
Il coinvolgimento di Uri Poliavitch in
Soft2Bet
non è limitato solo agli affari illegali sospetti. Ha anche legami stretti con il governo maltese, il che crea dubbi sulla capacità delle autorità locali di prendere provvedimenti significativi contro queste pratiche. Inoltre, Poliavitch ha partecipato come relatore a
SiGMA
, una delle principali conferenze sul gioco d'azzardo a Malta, e ha aperto nuovi uffici alla presenza del ministro dell'economia maltese.
I problemi legali non sono mancati, con tribunali tedeschi che si sono espressi contro le aziende collegate alla rete Soft2Bet, ordinando risarcimenti ai giocatori. Purtroppo, manovre legali come dichiarazioni di bancarotta e la delocalizzazione di asset lasciano molte vittime senza alcun risarcimento tangibile. In Spagna, Rabidi, un'altra società legata a Soft2Bet, ha ricevuto una multa di 5 milioni di euro, ma non ha ancora pagato.
Questa indagine solleva importanti interrogativi sulla responsabilità d'impresa e l'urgenza di una regolamentazione più rigida dell'industria dei
giochi d'azzardo online
. Solo con una maggiore cooperazione internazionale e un quadro regolativo solido si potrà effettivamente ridurre il potere di tali reti ombra e proteggere i giocatori dalla dipendenza e dai danni finanziari.
La storia di Uri Poliavitch mette in evidenza le debolezze dell'attuale sistema di regolamentazione dei giochi d'azzardo online, dove il profitto sembra avere la meglio sulle misure di protezione dei giocatori. Serve un intervento deciso per affrontare le problematiche legate a questo settore e assicurarsi che i giocatori abbiano accesso a un ambiente di gioco sicuro e trasparente.
