Samsung si conferma come l'unico marchio globale di smartphone a gestire autonomamente l'intero processo produttivo, un'eccezione nei tempi moderni in cui la pratica dell'outsourcing domina il settore. La dimostrazione più recente di questo trend è la decisione di Sony di affidare, anche per i suoi modelli di punta, la produzione a fornitori terzi.
Per molti anni, Sony ha mantenuto il controllo della produzione dei suoi dispositivi. Tuttavia, secondo le ultime notizie, la multinazionale giapponese ha deciso di modificare la sua strategia, affidando ora l'intero processo a partner esterni. Tale decisione segue l'esempio di altri giganti tecnologici come Apple e Google, i quali si concentrano sulla progettazione, delegando la produzione a terzi per contenere i costi e gestire meglio la logistica.
Questo approccio, che riduce le spese generali e permette un'agevole scalabilità produttiva, è stato ora accolto anche da Sony per il suo modello Xperia I VII. Secondo indiscrezioni, Sony ha già iniziato a esternalizzare la produzione delle sue serie di dispositivi di fascia media e ha deciso di continuare su questa strada anche per i flagship. La qualità dei prodotti non sembra risentirne, grazie ai rigorosi standard imposti dai contratti di outsourcing.
Nonostante questa transizione, è improbabile che vi saranno cambiamenti drastici per Sony, il cui mercato rimane limitato a causa delle elevate fasce di prezzo delle sue proposte. Tuttavia, con l'outsourcing, la compagnia può mantenere una flessibilità maggiore nella gestione dei volumi di produzione, modulando in modo più efficiente l'offerta in base alla domanda reale.
Nell'arena Android, Samsung emerge come il solo grande marchio che continua a gestire l'intero ciclo di produzione internamente. Questa scelta è il risultato di un impegno finanziario consistente e di lunga durata che l'azienda sudcoreana ha adottato per mantenere il controllo completo sulla qualità e la tecnologia dei propri dispositivi. Samsung ritiene che controllare ogni fase del processo, dalla progettazione alla distribuzione, offra vantaggi strategici e operativi rispetto ai rivali che dipendono da fornitori esterni.
L'investimento di Samsung nel mantenere il ciclo produttivo completamente interno si traduce anche in un vantaggio competitivo significativo, poiché consente un'innovazione continua e un'ottimizzazione dei costi nel lungo periodo. Questo differenziante potrebbe rappresentare un punto di forza per attrarre consumatori che danno valore alla qualità e all'affidabilità percepite nel marchio coreano.
In sintesi, mentre la tendenza generale va verso la frammentazione delle fasi produttive attraverso il coinvolgimento di partner esterni, Samsung rimane salda nel gestire autonomamente la propria produzione. Tale scelta permette all'azienda di preservare la propria identità, fornire prodotti di altissima qualità e, di conseguenza, mantenere una posizione di leadership nel settore degli smartphone.