Apple ha finalmente concluso una lunga disputa fiscale con il governo irlandese, versando un totale di 16,5 miliardi di dollari, chiudendo così uno dei capitoli più discussi nel contesto delle politiche fiscali aziendali in Europa. Questo pagamento rappresenta la somma di una presunta evasione fiscale durata anni e che ha visto coinvolti l'azienda tecnologica, l'Irlanda e l'Unione Europea (UE).
L'origine della controversia risale a una decisione dell'UE del 2016, che stabiliva che gli accordi fiscali tra Apple e l'Irlanda violavano le normative sugli aiuti di Stato. Infatti, l'accordo consentiva ad Apple di trasferire i ricavi delle sue vendite europee attraverso la sua sede in Irlanda, approfittando di un'imposizione fiscale straordinariamente bassa, pari al solo 12,5%, con alcune stime che indicavano un'aliquota effettiva inferiore al 2%.
Nel 2016, l'UE aveva richiesto ad Apple di versare 13 miliardi di euro, circa 15 miliardi di dollari, di tasse arretrate. Questo importo è stato successivamente posto in un conto a custodia (escrow), per essere mantenuto fino alla risoluzione delle controversie legali. L'interesse e gli investimenti legati a questo importo hanno fatto sì che la somma crescesse a 16,5 miliardi di dollari.
La vicenda giudiziaria ha visto Apple inizialmente avere la meglio, con i giudici che nel primo appello respinsero le accuse dell'UE, ritenendo che non fosse stato dimostrato un vantaggio economico indebito per l'azienda. Tuttavia, l'UE ha fatto ricorso a un tribunale superiore e nel settembre dello scorso anno la decisione iniziale è stata ribaltata, costringendo Apple a saldare il debito fiscale con il governo irlandese.
Durante il processo, il denaro nel conto a custodia è stato gestito tramite investimenti a basso rischio, il cui valore ha subito alterazioni nel tempo. Nel corso dell'anno scorso, si è verificata una perdita di quasi un miliardo di dollari, ma successivamente, tali perdite sono state recuperate, e il fondo ha acquisito nuovamente valore prima del trasferimento finale all'Irlanda.
La transazione finale è stata confermata proprio questa settimana e le autorità irlandesi hanno ufficialmente chiuso il conto a custodia il 13 maggio 2025, dopo che la somma totale di 15,67 miliardi di euro è stata trasferita con l'approvazione del Ministro delle Finanze irlandese. Questo evento segna la fine di un'epoca di incertezze e polemiche per Apple, che ora può concentrarsi sulle sue operazioni senza la pendenza di un contenzioso in Europa.
Il caso è stato oggetto di grande attenzione a livello globale, diventando un simbolo delle complesse dinamiche legali e fiscali tra multinazionali e governi sovrani. La risoluzione della controversia potrebbe avere conseguenze significative, portando a una maggiore trasparenza delle pratiche fiscali delle grandi aziende nel Vecchio Continente e stabilendo nuovi criteri per i futuri accordi fiscali.