Nuova sala Slot: Sarzana sull'orlo di una controversia

Nuova sala Slot: Sarzana sull'orlo di una controversia

L'apertura di una sala slot sulla variante Aurelia solleva polemiche e preoccupazioni sui rischi della ludopatia

A Sarzana, il 23 maggio 2025, la comparsa di una gigantesca insegna 'Admiral Slot&Vlt' sull'edificio che un tempo ospitava 'Il Millepiedi' non è passata inosservata. L'insegna potrebbe anticipare l'apertura di una nuova sala slot, aggiungendosi alle già numerose presenti sulla variante Aurelia, un'area del Comune che, in meno di un chilometro, ospita già tre strutture simili. Queste strutture si sono moltiplicate, creando un contrasto stridente con i negozi tipici del centro storico che lottano per sopravvivere.

La questione è complessa e tocca vari aspetti della società. Da un lato, la diffusione delle sale gioco contribuisce agli introiti statali, essendo queste attività perfettamente legali. Dall'altro, pongono importanti questioni sociali legate alla ludopatia, un fenomeno che può avere effetti devastanti su individui e famiglie, specialmente in contesti fragili. A fronte dei rischi sociali, la comunità ha spesso fatto ricorso a convegni e iniziative volte a contrastare il fenomeno, ma le sale slot continuano a proliferare, creando una situazione di paradosso.

Il Comune, purtroppo, si trova in una posizione non facile. Nonostante le leggi regionali, come quelle della Liguria, che vietano l'apertura di sale gioco a una distanza inferiore a 300 metri da luoghi sensibili, il problema in città come Arzana persiste. Le normative regionali stabiliscono che queste strutture debbano mantenere una certa distanza da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi e altri istituti, ma spesso la realtà è più complessa. La legge, benché chiara, lascia ancora lo spazio per l'apertura di nuovi centri di gioco, siccome interpretata con una certa flessibilità.

Per quanto riguarda Arzana, il piano regolatore comunale del 2017 prevede il divieto di aperture, tra cui sale slot, all'interno del centro storico. Tuttavia, situazioni ambigue sorgono oltre le zone storicamente protette. Nel caso specifico della nuova insegna fuori dal centro città, le autorizzazioni non sono ancora state concesse. La sala non è operativa, in attesa del parere sulla vigilanza stabilito dalla polizia locale, che deve verificare il rispetto delle leggi vigenti.

L'amministrazione sotto la guida della sindaca Ponzanelli ha dichiarato che le verifiche sono in corso. L'ufficio commercio del Comune, pur avendo la possibilità di rilasciare le autorizzazioni, deve ora tenere conto del parere delle forze dell'ordine locali. L'amministrazione comunale non esclude inoltre di poter introdurre in futuro norme più restrittive, garantendo un equilibrio tra necessità economiche e benessere della comunità.

Questa situazione ad Arzana non è unica e solleva interrogativi su come bilanciare i bisogni finanziari dello Stato con l'imperativo morale di proteggere i cittadini dai rischi della ludopatia. La sfida sta nel cercare un compromesso tra sviluppo economico e responsabilità sociale, continuando a vigilare affinché le precauzioni legali siano applicate in maniera equa ed efficace. Lo scenario resta aperto, e solo il tempo dirà quale direzione prenderà Arzana e altre città di fronte a queste delicatissime questioni.

Pubblicato Lunedì, 26 Maggio 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Lunedì, 26 Maggio 2025

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