Prima di procedere
Bassano del Grappa, incantevole cittadina immersa nella verde Veneto, è stata teatro di un evento che ha interrotto la sua tranquillità tipica. Martedì 15 luglio, un pomeriggio apparentemente ordinario, si è trasformato in una successione di eventi culminanti con l’arresto di un uomo di 38 anni, già noto alle autorità per una serie di reati contro il patrimonio. L’episodio ha preso il via durante un controllo di routine effettuato dai carabinieri presso l’abitazione dell'uomo, situata nel tranquillo quartiere di San Vito. Qui, con grande sorpresa dei militari, il pregiudicato non era presente, nonostante il regime di detenzione domiciliare cui era sottoposto dall’11 marzo, a seguito di un provvedimento emesso dal tribunale di Avellino.
La pena prevedeva la restrizione nella sua abitazione per un anno, due mesi e venti giorni, ma l'uomo aveva deciso di prendersi una 'vacanza' dalle sue responsabilità, recandosi in una sala slot del quartiere. Questa struttura, famosa tra i residenti per la sua vivace atmosfera, si era rivelata irresistibile per colui che cercava di sfuggire, anche solo temporaneamente, alle maglie della giustizia. Appreso della sua scomparsa, i carabinieri della compagnia di Bassano si sono attivati immediatamente, impiegando ogni risorsa per setacciare la zona. La caccia all'uomo non è durata molto: il fuggitivo è stato individuato e arrestato proprio mentre era assorbito nel tentativo di sfidare la fortuna, circondato dal clangore delle slot machines. Il 38enne, colto di sorpresa e probabilmente pentito del gesto azzardato, è stato scortato nuovamente presso gli uffici dei carabinieri locali. Qui, dopo le formalità di rito, l’uomo è stato riportato ai domiciliari, stavolta con una sorveglianza ulteriormente rafforzata sotto l'occhio attento del pubblico ministero.
La mattina successiva, il 16 luglio, il giudice di turno ha ratificato l’arresto, confermando la necessità che il condannato scontasse il restante periodo di pena nella sua abitazione, con la speranza che ulteriori tentativi di fuga diventassero solo un lontano ricordo.
Questo episodio mette in rilievo non solo le tentazioni che a volte l’illusione di libertà può suscitare, ma anche l’importanza fondamentale di un rigoroso sistema di sorveglianza messo in atto dalle autorità. La vicenda diventa così un monito e al tempo stesso conferma l’efficacia di un controllo sinergico e devoto da parte delle forze dell’ordine e della magistratura, che a Bassano del Grappa sono state pronte a ripristinare l’ordine con tempestività e senso del dovere. Per i cittadini, la speranza è che i capitoli della loro bella comunità possano presto riempirsi di storie ben diverse, magari all’insegna di eventi culturali o celebrazioni folcloriche che mettano in ombra queste più oscure parentesi della cronaca giudiziaria. Così, nel ricordo di giorni più sereni, Bassano del Grappa continua ad essere un simbolo della cultura e della storia veneta, pronta sempre a risplendere di riflessi ancora più piacevoli.
