Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha recentemente incontrato il suo team per discutere di un audace nuovo progetto in collaborazione con l'ex designer di punta di Apple, Jony Ive. La riunione ha acceso l'interesse del settore tecnologico, dato l'obiettivo di sviluppare un dispositivo completamente nuovo definito come un 'compagno' AI. Questo innovativo gadget, che manterrà un'impronta discreta nella vita quotidiana del suo utente, sarà prodotto in ben 100 milioni di unità e promette di essere un elemento cruciale nella routine delle persone moderne, come riportato dal Wall Street Journal.
Alla base del progetto c'è la recente acquisizione da 6,5 miliardi di dollari di un startup di Jony Ive, che Altman vede come un'opportunità per OpenAI di diventare una delle aziende più preziose al mondo, con l'ambizione di raggiungere una valutazione di un trilione di dollari. L'incontro fra il genio creativo di Ive e l'innovazione di Altman ha già cominciato a delineare i tratti fondamentali del dispositivo su cui stanno lavorando. Sebbene i dettagli tecnici siano ancora in fase di sviluppo e avvolti nel massimo riserbo per evitare che eventuali concorrenti possano anticiparli sul mercato, è emerso che il dispositivo, né un telefono né occhiali, sarà il terzo elemento dopo MacBook e iPhone ad apparire sul tavolo degli utenti.
Jony Ive, rinomato per il suo approccio alla progettazione, intende definire un 'nuovo corso nel design', prendendo le distanze dalla tecnologia indossabile a cui ha espresso scetticismo. Altman ha apprezzato il modello integrato di Apple che combina hardware e software, sottolineando l'importanza di mantenere lo sviluppo sotto stretta sorveglianza per evitare che l'essenza e l'ingegnosità dell'invenzione vengano replicate prima della sua introduzione ufficiale, ora attesa per la fine del prossimo anno.
La concezione del dispositivo affonda le sue radici nell'ambizione di OpenAI di estendere la sua influenza in diversi settori, dai centri di elaborazione dati alle soluzioni aziendali, passando per chatbot e robot personali. Date le posizioni dominanti di Apple e Google nel mercato dei dispositivi mobili, la creazione di un gadget proprio sembra essere l'unico modo per OpenAI di inserirsi in modo diretto nella vita dei consumatori.
Il vicepresidente di OpenAI per i prodotti, Peter Welinder, è stato attivamente coinvolto nel progetto di Ive per circa un anno e mezzo, e entrambi in autunno hanno condiviso il loro ottimismo per il potenziale del dispositivo. L'idea originale era quella di sfruttare le tecnologie di OpenAI per realizzare il gadget, ma Altman ha riconosciuto che il suo successo richiedeva una partner finanziaria e strategica più solida, conferendo una centralità vitale a questo dispositivo nel definire il rapporto futuro tra gli utenti e OpenAI.
Immaginate di abbonarvi a ChatGPT e ricevere direttamente a casa un computer innovativo che trasforma il nostro modo di interagire con le IA. Attualmente, l'accesso richiede di utilizzare un laptop, navigare su un sito e digitare domande in attesa di risposta, ma Altman e Ive immaginano un futuro che va oltre questo paradigma, un futuro che esplora le vere potenzialità della tecnologia AI senza ricorrere a fantascienza irrealistica ma sviluppando soluzioni concrete e accessibili.