NASA
ha annunciato il completamento dei preparativi per il veicolo spaziale
Orion
, pronto a intraprendere una storica missione verso la
Luna
. Dopo oltre 50 anni dall'ultimo volo con equipaggio umano nell'orbita lunare, Orion si appresta a riportare l'umanità in quei territori inesplorati, segnando l'inizio di una nuova era nell'esplorazione spaziale. L'ultima volta che gli esseri umani hanno raggiunto l'orbita lunare è stato durante l'era delle missioni Apollo, lasciando un vuoto che ora Orion si propone di colmare.
Il veicolo spaziale, costruito da Lockheed Martin, è stato accuratamente assemblato e testato presso i laboratori della NASA in
Florida
, dove ha ricevuto una meticolosa verifica delle sue componenti e il pieno rifornimento di combustibili e gas operativi, come elio e ossigeno. All'interno del progetto sono stati coinvolti gli astronauti selezionati per la missione:
Reid Wiseman
,
Victor Glover
, e
Christina Koch
dalla NASA e
Jeremy Hansen
dal CSA. Questi coraggiosi esploratori hanno eseguito prove di routine e familiarizzato con le nuove tute spaziali, progettate specificamente per le missioni lunari, che saranno indossate durante il viaggio.
Un aspetto cruciale della preparazione al lancio è l'introduzione del sistema di salvataggio d'emergenza per l'equipaggio, una struttura di 13 metri dotata di scudi e motori. In caso di anomalie durante il decollo, questa tecnologia avanzata permetterà a Orion di separarsi rapidamente dal razzo SLS e allontanarsi in sicurezza. Successivamente, l'Orion sarà collocato sopra la potente SLS per il lancio previsto tra il febbraio e il maggio del 2026. La missione porterà gli astronauti a sorvolare la Luna in un viaggio di 10 giorni prima di fare ritorno sulla Terra.
In passato, Orion ha già compiuto con successo un volo simile, ma senza equipaggio, utilizzando invece manichini per simularne la presenza umana. L'insorgere di preoccupazioni riguardo il ritorno del modulo sulla Terra ha sollevato interrogativi circa la sua capacità di resistere al rientro atmosferico. Infatti, lo scudo termico del veicolo non si è rivelato pienamente affidabile nel sopportare l'intenso calore generato dal rientro, ma finora si sono attuati piani per mitigare tali rischi. Sebbene un nuovo scudo termico migliorato sarà disponibile solo per i veicoli successivi, la traiettoria di rientro dell'Orion sarà ottimizzata per ridurre lo stress termico sul sistema.
Guardando al futuro, il terzo viaggio del veicolo nel 2027 sarà una pietra miliare ulteriore, poiché il modulo trasporterà astronauti non solo nell'orbita lunare ma anche sulla superficie stessa del nostro satellite, un'impresa che non veniva tentata dai gloriosi giorni delle missioni Apollo. Questo evento atteso segnerà un rinnovo dell'interesse globale verso l'esplorazione spaziale e potrebbe fungere da catalizzatore per un nuovo capitolo della presenza umana oltre la Terra, simbolicamente e tecnicamente straordinario.
Lo sforzo della NASA e dei suoi partner internazionali nel portare a termine con successo questa missione sottolinea l'importanza della collaborazione globale nella scienza e nell'esplorazione spaziale. Mentre il conto alla rovescia per il lancio continua, l'emozione cresce tra ingegneri, scienziati e appassionati di spazio di tutto il mondo. L'avventura di Orion verso la Luna rappresenta non solo un ritorno fisico, ma anche un impegno rinnovato verso l'espansione della conoscenza e della presenza dell'umanità nei confini del cosmo.
