Una startup scozzese, D-Cubed, sta sviluppando un sistema rivoluzionario chiamato ARAQYS (Autonomous Roll-out ArraY System), progettato per la produzione di pannelli solari direttamente in orbita terrestre. Il nome del progetto, evocativo del pianeta Arrakis dell'universo di Dune, dove si estraeva la spezia, risorsa indispensabile per i viaggi spaziali, sottolinea l'importanza di ARAQYS come fonte di energia per qualsiasi progetto nello spazio.
Con la crescita prevista dei voli spaziali commerciali, la domanda di energia solare per satelliti e stazioni orbitali aumenterà esponenzialmente. I metodi tradizionali di lancio di pannelli prodotti sulla Terra presentano limitazioni significative: sono pesanti, voluminosi e costosi a causa della necessità di proteggerli durante il lancio. La tecnologia ARAQYS affronta questo problema proponendo una produzione decentralizzata di pannelli direttamente nello spazio, riducendo i costi e aumentando l'efficienza energetica.
Secondo l'azienda, questa tecnologia è il risultato di oltre 15 anni di ricerca, inclusa la partecipazione a progetti NASA sull'energia solare spaziale, aprendo la strada a una generazione di energia accessibile in orbita. Il sistema ARAQYS si basa sull'uso di un sottilissimo e flessibile "telo solare", un materiale che si srotola nello spazio per catturare l'energia solare. Durante il processo di implementazione, una struttura rigida viene stampata in 3D su questo telo.
Quando l'area di stampa entra in contatto con il vuoto e i raggi ultravioletti del Sole, la resina si indurisce rapidamente, rendendo la struttura robusta e resistente. A differenza dei tradizionali pannelli pieghevoli, che richiedono complessi meccanismi di dispiegamento, ARAQYS elimina questi elementi, riducendo al minimo il peso, il volume e il rischio di danni dovuti a vibrazioni e carichi acustici durante il lancio del razzo. Si afferma che la stampa a bobina di pannelli solari nello spazio ridurrà notevolmente i costi di produzione per kilowatt di energia generata, liberando spazio per altro carico utile nel razzo. Questo approccio innovativo promette di rivoluzionare l'approvvigionamento energetico nello spazio, aprendo nuove frontiere per l'esplorazione e l'utilizzo delle risorse spaziali.
I progettisti intendono effettuare la prima dimostrazione degli elementi del sistema ARAQYS entro la fine di quest'anno. Si tratterà del lancio di ARAQYS-D1 con un braccio di 60 cm su un cubesat (guida per lo svolgimento del rotolo del pannello). Successivamente, è previsto il lancio di ARAQYS-D2 con un braccio di 1 metro. Infine, nel 2027, verrà lanciato un prototipo di 2 kW ARAQYS-D3. L'ambizione dell'azienda è che il progetto ARAQYS darà nuova vita ai sistemi spaziali e alle piattaforme per la trasmissione di energia solare alla Terra. "The spice must flow!" - un motto che riecheggia la determinazione di portare l'energia solare dallo spazio a beneficio dell'umanità.
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