Nel corso di un evento trimestrale di rendicontazione, il presidente di Xiaomi, Lu Weibing, ha annunciato importanti piani: la società punta a introdurre i suoi veicoli elettrici sul mercato europeo entro il 2027. Questa mossa rappresenta un obiettivo ambizioso per un giovane produttore automobilistico cinese, vista la complessità del mercato internazionale.
Non è la prima volta che la dirigenza di Xiaomi esprime interesse nell'esportare elettrodomestici al di fuori della Cina, ma per la prima volta vengono fornite indicazioni specifiche con un target geografico e temporale preciso. Con l'Europa classificata tra i primi tre mercati globali per i veicoli elettrici, l'interesse dei produttori cinesi a stabilizzarsi in questa regione appare del tutto comprensibile. Tuttavia, le autorità locali hanno iniziato ad aumentare i dazi doganali, nella speranza di proteggere l'industria automobilistica regionale dalla competizione cinese.
Per i prodotti Xiaomi, la politica tariffaria dell'Unione Europea non è ancora stata definita, ma nel peggiore dei casi, la tariffa potrebbe toccare il 48%. Sebbene anche il mercato americano sia attraente per i produttori di veicoli elettrici, senza una localizzazione adeguata, i prodotti cinesi qui sono soggetti a una tariffa d'importazione del 100%. Di conseguenza, esportare veicoli elettrici cinesi negli Stati Uniti risulta impraticabile, anche a causa della dominanza di Tesla con la sua produzione locale.
Xiaomi ha intenzione di entrare, nei prossimi due decenni, tra i primi cinque produttori automobilistici mondiali e per raggiungere questo traguardo è fondamentale l'apertura verso i mercati esteri. Anche molti concorrenti cinesi vedono l'Europa come una priorità per la loro espansione commerciale. Un esempio è BYD, che grazie a una solida posizione finanziaria e a politiche tariffarie import favorabili, ha ottenuto risultati positivi nel mercato europeo.
Lu Weibing ha dichiarato l'intenzione di conquistare il mercato europeo: “Il modello di business sviluppato per la Cina può essere applicato anche nei mercati esteri quando ci arriveremo. Stiamo attualmente conducendo ricerche e preparativi. Per ora, non abbiamo un piano di prodotto specifico.”
Notevole è il fatto che Xiaomi non abbandona le sue ambizioni nel mercato degli smartphone, principalmente concentrandosi sul mercato domestico cinese. Secondo Lu, Xiaomi intende aumentare la sua quota di mercato di 1 punto percentuale ogni anno in Cina. Quest'anno, le consegne di smartphone di questa marca cresceranno del 5-6% toccando i 175 milioni di unità.