Nel mese di giugno, Xiaomi ha avviato i preordini per il suo atteso SUV elettrico YU7. Le aspettative dell'azienda erano enormi, con oltre 200.000 prenotazioni registrate solo nei primi tre minuti e un totale di 289.000 nel corso della prima ora. Tuttavia, quando sono stati divulgati i dati delle consegne del mese successivo, le cifre hanno destato preoccupazione: solo 6.042 unità sono state effettivamente distribuite. Questo disallineamento tra domanda e capacità di fornitura potrebbe rappresentare un serio problema per il gigante tecnologico cinese.
Xiaomi si è posta un obiettivo ambizioso per il 2025: produrre 350.000 veicoli elettrici di due modelli attraverso i suoi due impianti di Pechino. Questo è un obiettivo monumentale, considerando che il secondo stabilimento è entrato gradualmente in funzione da metà giugno, mentre il primo ha una capacità annuale di appena 150.000 veicoli. Nonostante questa sfida, Xiaomi è riuscita a conquistare il quarto posto sul mercato cinese per quanto riguarda la distribuzione di crossover di medie dimensioni. Questo piazzamento, comunque positivo, non nasconde la significativa discrepanza tra l'elevato numero di ordini iniziali e il minor numero di unità consegnate.
Nel primo semestre del 2025, Xiaomi ha consegnato 150.000 unità, tutte del modello SU7. Ciò significa che per raggiungere l'obiettivo annuale, l'azienda dovrà distribuire ulteriori 200.000 unità entro la fine dell'anno, un'impresa che richiede un ritmo di consegna mensile di 33.000 veicoli. Nel mese di luglio, il totale, includendo anche le vendite di SU7, ha raggiunto solo 30.452 unità. Questo suggerisce che, sebbene ci siano buone possibilità che Xiaomi riesca a migliorare le forniture grazie al secondo stabilimento, la disponibilità del nuovo YU7 potrebbe non soddisfare le aspettative del mercato.
Un altro fattore limitante è il limitato passaggio dei clienti tra i modelli elettrici di Xiaomi. Solo il 10% dei potenziali clienti del modello SU7 ha espresso interesse a passare al nuovo YU7. Ciò indica che entrambi i modelli hanno una base di clienti abbastanza stabile, con poca flessibilità nel passaggio da un modello all'altro. Questo aspetto, insieme all'esiguo portafoglio di soli due modelli, comporta un deficit significativo per entrambi i veicoli, ma la situazione del YU7 è particolarmente critica. Questa carenza influisce negativamente sull'immagine di Xiaomi e favorisce la creazione di un mercato secondario speculativo, situazioni sfavorevoli in un contesto competitivo elevato come quello attuale.
Il mercato dei veicoli elettrici in Cina è altamente competitivo, con numerosi attori che si spartiscono un pubblico in continua crescita di consumatori interessati a soluzioni di trasporto più ecologiche. La situazione che Xiaomi sta affrontando con l'esperienza della YU7 non è un caso isolato, ma riflette le difficoltà comuni che le nuove aziende automotive devono affrontare quando entrano in un mercato dinamico e affollato.
In conclusione, il viaggio di Xiaomi nel mondo dei veicoli elettrici, seppur iniziato con grande slancio, sta rivelando sfide e difetti di pianificazione. Sarà essenziale per l'azienda trovare modi per migliorare le sue capacità produttive e gestire le aspettative dei clienti in modo da consolidare la sua posizione sul mercato e evitare la perdita di fiducia degli investitori.