La divisione cinese di Nexperia ha compiuto un passo significativo verso l'autosufficienza, assicurandosi forniture di wafer di silicio da produttori locali per coprire l'intero volume di produzione previsto fino al 2026. Questa mossa strategica, che arriva in un momento di crescenti tensioni geopolitiche nel settore dei semiconduttori, consentirà alla sussidiaria cinese, che ha dichiarato la propria indipendenza dal management europeo di Nexperia, di proseguire la produzione di microchip di potenza e moduli basati su transistor bipolari a gate isolato (IGBT) destinati principalmente all'industria automobilistica.
Nexperia, uno dei principali fornitori globali di componenti semiconduttori per il settore automotive, è formalmente controllata dalla società cinese Wingtech Technology dal 2019, pur mantenendo la sua sede centrale nei Paesi Bassi. Tuttavia, nel settembre scorso, il governo olandese ha assunto il controllo della sede centrale di Nexperia adducendo motivazioni di sicurezza nazionale, scatenando una reazione da parte della Cina, che ha imposto restrizioni all'esportazione dei prodotti Nexperia. Questa situazione ha contribuito ad acuire la carenza di componenti semiconduttori che affligge i produttori automobilistici a livello globale. Le forniture di wafer di silicio con chip Nexperia verso la Cina si sono interrotte, e di conseguenza, l'impianto cinese ha cessato l'esportazione di prodotti finiti. Sebbene le autorità cinesi abbiano in seguito allentato i controlli, consentendo la spedizione di piccoli lotti di chip a clienti esteri, alcuni di questi ultimi si sono trovati costretti a trasportare autonomamente i wafer di silicio dall'Europa alla Cina per garantirsi la quantità di prodotti desiderata.
Parallelamente, Nexperia China aveva comunicato ai distributori locali che le scorte di wafer di silicio nello stabilimento di Dongguan erano ai minimi termini, a causa della mancata ripresa delle forniture dai Paesi Bassi. I produttori automobilistici cinesi hanno iniziato a sperimentare una penuria di microchip, in particolare di dispositivi logici, transistor e diodi, ovvero i prodotti più richiesti di Nexperia. La giapponese Honda Motor ha persino annunciato che alcuni dei suoi stabilimenti in Cina e in Giappone sarebbero stati costretti a sospendere temporaneamente le attività a causa della carenza di microchip.
La disputa legale e la lotta interna per il controllo di Nexperia sono tuttora in corso, con entrambe le parti – sia la Cina che Wingtech – che paventano il rischio di nuove interruzioni qualora non si giunga a una soluzione definitiva. In una lettera inviata ai distributori all'inizio di questo mese, e visionata da Reuters, la divisione cinese di Nexperia ha dichiarato di aver siglato accordi con fornitori locali per la capacità produttiva di chip IGBT fino al 2026 e di aver accelerato i controlli sui wafer presso lo stabilimento Wingtech Wingsky Semi per garantire "forniture adeguate".
Secondo quanto riferito, Nexperia China prevede di ricevere i wafer IGBT da 300 mm per applicazioni automotive da Wingsky Semi, la cui base produttiva a Shanghai è attualmente in grado di produrre 30.000 wafer al mese. Inoltre, Nexperia China si rifornirà di wafer IGBT da 200 mm da Shanghai GAT Semiconductor e United Nova Technology.
Questa strategia sembra indicare un'ulteriore separazione della catena di approvvigionamento tra la divisione cinese di Nexperia e la sua casa madre olandese, il che potrebbe preludere a una rottura definitiva dei rapporti. La stessa Nexperia europea ha dichiarato a Reuters di non essere in comunicazione con la sua filiale cinese, che "non mostra alcuna intenzione di negoziare una soluzione a breve termine per ripristinare le forniture di microchip ai clienti".
Pechino ha recentemente sollecitato il governo dei Paesi Bassi a rispettare l'accordo raggiunto per favorire i negoziati tra Nexperia e Wingtech, esortando il produttore di microchip a inviare al più presto dei rappresentanti in Cina per risolvere la situazione.


