Il mercato italiano dei droni marini e subacquei è in fermento, con una crescita che supera le aspettative. Secondo un recente studio di PwC Strategy& Italy, presentato al Sea Drone Tech Summit - Digital Conference 2025, il settore ha raggiunto i 93,6 milioni di euro nel 2024, segnando un aumento significativo rispetto ai 76,2 milioni del 2023. Le previsioni indicano che questa tendenza continuerà, portando il mercato a superare i 217,6 milioni di euro entro il 2030, una stima rivista al rialzo rispetto ai 203,9 milioni previsti l'anno precedente.
La ricerca evidenzia una distinzione tra il mercato dei robot sottomarini (UUV) e quello dei natanti di superficie senza equipaggio (USV). Si prevede che il primo raggiungerà i 136,8 milioni di euro nel 2030, mentre il secondo si attesterà sugli 80,8 milioni di euro. Un segmento particolarmente dinamico è quello della robotica marina destinata alla Difesa, che ha già raggiunto i 38,6 milioni di euro nel 2024 e si prevede che crescerà fino a 98,2 milioni nel 2030.
A livello globale, il mercato dei droni marini e subacquei è destinato a raggiungere i 18,9 miliardi di euro nel 2030, con una suddivisione di 11,9 miliardi per gli UUV e 7 miliardi per gli USV. Questo scenario globale riflette l'importanza crescente di queste tecnologie in diversi settori, dalla difesa all'esplorazione scientifica, passando per il monitoraggio ambientale e le attività commerciali.
Il report di PwC Strategy& Italy identifica diversi fattori strutturali che alimentano la crescita del mercato italiano. Tra questi, spicca l'influenza crescente del Polo Nazionale della Dimensione Subacquea (PNS), grazie alle collaborazioni con organismi pubblici, regioni e industrie. Il PNS sta svolgendo un ruolo cruciale nel promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie sottomarine strategiche, con la pubblicazione di oltre 10 bandi specifici. Inoltre, gli investimenti pubblici e le iniziative che coinvolgono grandi player, piccole e medie imprese e spin-off universitari stanno contribuendo a creare un ecosistema favorevole all'innovazione e alla crescita del settore.
Il Sea Drone Tech Summit - Digital Conference 2025 ha visto la partecipazione dei principali stakeholder della robotica marina in Italia. Esperti degli uffici del ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, della Marina Militare, del CNR, dell'ENEA, dell'Interuniversity Center of Integrated Systems for the Marine Environment (ISME), di Fincantieri, di Sonsub (gruppo Saipem) e di EdgeLab hanno discusso delle ultime tendenze e delle sfide future del settore. Un focus particolare è stato dedicato alle norme previste dal Ddl sulla Sicurezza delle Attività Subacquee, attualmente in discussione alla Camera, e alle attività e alle prossime iniziative del PNS.
L'espansione del mercato dei droni marini e subacquei in Italia rappresenta un'opportunità significativa per lo sviluppo tecnologico e la crescita economica del paese. Grazie agli investimenti in ricerca e sviluppo, alla collaborazione tra pubblico e privato e alla presenza di un ecosistema industriale dinamico, l'Italia si sta posizionando come un attore chiave in questo settore in rapida evoluzione. Le applicazioni di queste tecnologie sono molteplici e vanno dalla difesa e sicurezza marittima al monitoraggio ambientale, dall'esplorazione delle risorse marine all'ispezione di infrastrutture sottomarine. Con il continuo progresso tecnologico e la crescente domanda di soluzioni innovative, il futuro dei droni marini e subacquei in Italia si preannuncia ricco di opportunità e sfide stimolanti.