Il progetto Grokipedia, ideato dalla società xAI di Elon Musk, ha compiuto un passo significativo verso l'apertura all'editing pubblico. Tuttavia, l'attuale implementazione solleva interrogativi cruciali in merito ad affidabilità, trasparenza e resistenza alle manipolazioni. Originariamente lanciata in ottobre con un catalogo di 800.000 articoli generati dal chatbot Grok, la piattaforma era inizialmente chiusa a interventi esterni, attirando critiche per presunte parzialità, tra cui espressioni razziste, adulazione nei confronti di Musk e riproduzione letterale di contenuti provenienti da Wikipedia.
Con l'aggiornamento alla versione Grokipedia 0.2, ogni utente ha ora la possibilità di modificare le informazioni presenti. Il processo è semplice: basta selezionare un frammento di testo, cliccare sul pulsante "Suggest Edit" e inserire la modifica proposta, corredata dalle relative fonti. Ciononostante, la decisione finale sull'approvazione delle modifiche spetta all'assistente AI, noto per le sue inclinazioni e imprecisioni, come evidenziato da The Verge.
A differenza di Wikipedia, che vanta un sistema di editing trasparente con log dettagliati, notifiche, linee guida e una comunità di moderatori, Grokipedia non offre né guide per gli editor, né un'interfaccia intuitiva per monitorare le modifiche. Il sistema si limita a mostrare il numero totale di modifiche approvate (al momento della pubblicazione, 22.319), senza rivelare quali modifiche sono state apportate, su quali pagine e da chi.
Il registro delle approvazioni è accessibile solo tramite una finestra pop-up scomoda, priva di funzioni di ordinamento o ricerca. L'IA dimostra inoltre una certa incoerenza: ad esempio, in un articolo riguardante la famiglia Musk, i redattori hanno suggerito di correggere l'identità di genere di sua figlia, ma Grok ha implementato le modifiche in modo frammentario, lasciando nel testo un mix di formulazioni vecchie e nuove. Il chatbot reagisce in modo diverso a richieste simili, approvando o rifiutando la stessa modifica a seconda della formulazione.
Particolarmente preoccupante è la vulnerabilità degli articoli su argomenti delicati. Nei registri sono state individuate proposte respinte, ma ripetute con insistenza, volte a distorcere i dati sull'Olocausto o a presentare Hitler esclusivamente come artista. Questo solleva serie preoccupazioni sulla capacità di Grokipedia di resistere alla disinformazione e alla propaganda, soprattutto in un contesto in cui l'IA è sempre più utilizzata per generare e diffondere contenuti falsi o manipolati. La sfida per xAI sarà quella di trovare un equilibrio tra l'apertura all'editing collaborativo e la necessità di garantire l'accuratezza, l'imparzialità e l'affidabilità delle informazioni presenti su Grokipedia. Un compito arduo, ma fondamentale per evitare che la piattaforma diventi uno strumento di disinformazione o di propaganda.
Prima di procedere


