Il nuovo progetto di Naughty Dog, l'ambizioso action RPG sci-fi Intergalactic: The Heretic Prophet, sembra affrontare alcune difficoltà di sviluppo. Secondo un report di Jason Schreier di Bloomberg, il team di sviluppo ha subito dei ritardi e ha dovuto ricorrere a periodi di intenso crunch time per cercare di rispettare le scadenze.
Le fonti di Schreier indicano che, negli ultimi due mesi, Naughty Dog ha imposto ai suoi dipendenti di lavorare almeno otto ore di straordinario a settimana, senza superare le 60 ore complessive, per preparare una nuova demo interna di Intergalactic da presentare a Sony entro dicembre. Questo periodo di lavoro extra è durato sette settimane e si è concluso di recente. Durante questo periodo, i dipendenti erano tenuti a recarsi in ufficio cinque giorni a settimana, invece dei soliti tre. Lo studio dovrebbe tornare al normale orario entro la fine di gennaio.
Secondo quanto riportato, i dipendenti di Naughty Dog temono che, man mano che Intergalactic: The Heretic Prophet si avvicinerà alla data di rilascio, i periodi di straordinario diventeranno più lunghi e intensi. Questa situazione solleva interrogativi sulla gestione dei tempi di sviluppo e sul benessere dei dipendenti all'interno dello studio.
Attualmente, la finestra di uscita prevista per Intergalactic: The Heretic Prophet è fissata per la metà del 2027 su PS5. La trama del gioco segue le vicende di Jordan, una cacciatrice di taglie che si ritrova bloccata sul pianeta Sempiria, un mondo che ha perso i contatti con il resto dell'universo secoli fa. Questo scenario offre un ricco potenziale narrativo ed esplorativo, ma la sfida per Naughty Dog sarà quella di gestire al meglio i tempi di sviluppo per garantire un'esperienza di gioco di alta qualità senza compromettere la salute dei suoi sviluppatori.
Il caso di Intergalactic: The Heretic Prophet non è isolato nell'industria videoludica. Il crunch time è una pratica purtroppo diffusa, spesso legata alla pressione per rispettare scadenze ambiziose e alle aspettative elevate dei giocatori. Tuttavia, sempre più voci si levano per denunciare gli effetti negativi di questo tipo di gestione del lavoro, che può portare a stress, burnout e problemi di salute per i dipendenti. La speranza è che, in futuro, l'industria videoludica possa adottare modelli di sviluppo più sostenibili, che mettano al centro il benessere dei lavoratori e la qualità del prodotto finale.


