In un panorama videoludico sempre più orientato verso l'aumento dei prezzi, Nintendo lancia una sfida coraggiosa. Mentre Sony e Microsoft hanno più volte ritoccato i listini delle loro console e servizi, il colosso di Kyoto ha annunciato che Switch 2 manterrà la fascia di prezzo attuale, nonostante l'incremento dei costi hardware. Una strategia che potrebbe rivelarsi vincente per attrarre quella fetta di mercato sempre più sensibile alle politiche di pricing aggressive della concorrenza.
Durante una sessione di domande e risposte con gli azionisti, il presidente di Nintendo, Shuntaro Furukawa, ha spiegato come l'azienda sia riuscita a compensare l'aumento dei costi di produzione grazie a economie di scala derivanti dalla produzione di massa. Questa scelta strategica sottolinea come Nintendo stia pianificando un approccio di lungo termine per la sua nuova console ibrida, puntando su volumi di vendita elevati piuttosto che su margini di profitto immediati per singola unità venduta.
Questa dichiarazione assume ancora più rilevanza se contestualizzata nell'attuale scenario del gaming. Ad agosto, PlayStation 5 ha subito un aumento di 50 dollari, con Sony che ha motivato la decisione adducendo un "contesto economico difficile". Anche Microsoft ha seguito questa tendenza, con Xbox Series X e Series S che hanno visto incrementi di prezzo sia a maggio che a settembre, segnando la seconda ondata di rincari in un solo anno fiscale. Parallelamente, anche il costo del Game Pass è aumentato, riducendo uno dei principali vantaggi competitivi dell'ecosistema Xbox.
Furukawa ha comunque specificato che la stabilità dei prezzi dipenderà dall'assenza di cambiamenti significativi nei fattori esterni, con particolare riferimento alle tariffe doganali. Questo aspetto è particolarmente delicato, considerando le tensioni commerciali globali che hanno caratterizzato gli ultimi anni e che potrebbero avere un impatto significativo sulla filiera produttiva dell'elettronica di consumo, inclusi i componenti per console.
La strategia di Nintendo per Switch 2 sembra quindi basarsi su un equilibrio accuratamente studiato: mantenere la console accessibile per massimizzare la base installata, compensando i margini attraverso la vendita di software premium e accessori. Questo approccio richiama la filosofia adottata dalla casa nipponica durante l'era Wii, quando la convenienza dell'hardware si rivelò determinante per conquistare un pubblico ampio e diversificato. Un esempio di software premium è Mario Kart Tour, venduto a 80 dollari. Resta da vedere se questa strategia si rivelerà vincente nel lungo periodo, ma l'intenzione di Nintendo è chiara: offrire un'alternativa accessibile in un mercato sempre più costoso.
Il mantenimento dei prezzi di Switch 2 rappresenta una mossa audace che potrebbe ridefinire le dinamiche competitive nel settore. Mentre i concorrenti diretti sembrano puntare su margini di profitto elevati per singola unità, Nintendo adotta una strategia di lungo termine, concentrandosi sulla crescita della base installata e sulla fidelizzazione dei giocatori. Questo approccio potrebbe consentire a Nintendo di consolidare la propria posizione di leadership nel mercato delle console, offrendo un'esperienza di gioco accessibile e coinvolgente per un pubblico sempre più vasto.
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