Tornano alla ribalta i PVR, acronimo di Punti Vendita Ricariche, che hanno vissuto mesi di cambiamenti significativi nel mercato del gioco pubblico in Italia. Uno degli imprenditori colpiti, il titolare di un PVR di Volvera, una località situata in provincia di Torino, ha condiviso la sua esperienza con Agimeg, relativo a un problema insorto con il marchio HiBet, sotto la società FourSeven Play Limited.
Giuseppe, proprietario del negozio multiservizi a Volvera, ha scritto una lettera aperta, nella quale espone gli eventi che lo hanno travolto dall'aprile del 2024, quando decise di attivare un punto PVR all'interno del suo Internet Point. L'inizio sembrava promettente, con l'attività che gradualmente acquisiva slancio grazie al crescente numero di utenti. Tuttavia, la situazione ha subito una svolta il 31 dicembre 2024, quando la connessione a HiBet è stata improvvisamente interrotta.
Nonostante Giuseppe sia riuscito a gestire i suoi clienti offrendo voucher di rimborso, circa 350€ di fondi personali sono rimasti bloccati su conti affiliati a HiBet. A peggiorare la situazione, il referente commerciale è sparito, la chat di assistenza clienti è stata disattivata, e alle e-mail è stata data solo una risposta anodina a fine gennaio 2025, dove si chiedeva di pazientare ulteriormente, senza però riscontri concreti.
Questo scenario, sottolinea Giuseppe, è incredibile per chi lavora sotto concessione ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), riflettendo non solo il suo disagio ma anche una problematica più ampia che potrebbe minare la fiducia nel settore del gioco legale. Giuseppe chiede un'indagine chiara e trasparente sui contratti stipulati dai PVR con i concessionari, dato che l'ADM non ha visibilità sui rapporti tra i PVR e i concessionari.
La questione non è solo un grido d'allarme per gli operatori, ma ha acceso i riflettori sulla FourSeven Play Limited, proprietaria del marchio HiBet, che da Malta operava in Italia, ma che ha optato per non aderire alla proroga concessa dall'ADM, terminando così le operazioni il 31 dicembre 2024. Sebbene le concessioni rinnovate abbiano chiarito i minimi contrattuali, i PVR restano fornitori terzi senza legami diretti con ADM.
Secondo esperti consultati per l'indagine, la vicenda si presenta come un questione civilistica che non coinvolge direttamente l'ADM o le sue concessioni. Ciononostante, la richiesta di chiarezza e giustizia da parte di commercianti come Giuseppe continua, per evitare di offuscare ulteriormente l'immagine di un settore regolamentato e vitale per l'economia locale.