L'inchiesta che ha portato all'azzeramento dei vertici ultras di Inter e Milan continua a suscitare dibattito. In seguito a questa vicenda, la commissione parlamentare Antimafia ha istituito un comitato specifico per trattare il tema della criminalità nelle curve degli stadi, avviando una serie di audizioni.
Ieri è stato il turno di Umberto Calcagno, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori. Come accaduto per altri esponenti del mondo sportivo, tra cui i presidenti della FIGC e del CONI, Gravina e Malagò, anche in questa audizione non sono stati fatti riferimenti diretti a casi specifici, ma si è trattato di uno scambio di informazioni generali.
Calcagno ha ricordato la relazione finale della commissione Antimafia del 2017, presieduta allora da Rosy Bindi, sottolineando come la situazione sia rimasta sostanzialmente invariata. Ha ribadito la necessità di un intervento del governo per contrastare la violenza negli stadi. Tra i temi discussi, si è tornato a parlare del “modello inglese”, che, secondo Calcagno, potrebbe essere applicato solo con stadi moderni e una legislazione adeguata.
L’Aic ha confermato la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni, lanciando una campagna di sensibilizzazione. Il piano prevede il coinvolgimento di calciatori ed ex giocatori in attività formative sul territorio, con l’obiettivo di educare le nuove generazioni di tifosi e promuovere una cultura sportiva fondata sul rispetto e sulla legalità.