Mentre il dibattito politico si accende sulla possibile revoca del divieto di sponsorizzazione per le società di giochi e scommesse, il Codacons ha presentato un esposto contro DAZN, accusando la piattaforma di trasmettere pubblicità occulta al gioco d’azzardo. L’associazione ha ricevuto numerose segnalazioni riguardanti continui riferimenti a quote e scommesse durante le trasmissioni sportive, una pratica che potrebbe violare l’articolo 9 del Decreto Dignità (D.L. 87/2018, convertito in L. 96/2018), che vieta qualsiasi forma di pubblicità, diretta o indiretta, legata ai giochi con vincite in denaro.
La questione assume particolare rilevanza nel contesto della riforma del settore, con il governo che sta valutando di reintrodurre le sponsorizzazioni per le società di scommesse. Una scelta che divide il mondo politico e sportivo: da un lato, i club calcistici e gli operatori del settore sostengono che il ritorno delle sponsorizzazioni aiuterebbe a rilanciare gli investimenti nello sport; dall’altro, le associazioni dei consumatori mettono in guardia sui rischi legati alla ludopatia.
L’esposto del Codacons solleva anche dubbi su un possibile conflitto di interessi tra DAZN e DAZN Bet, la piattaforma di scommesse legata al servizio di streaming sportivo. La connessione tra i due servizi potrebbe compromettere la trasparenza delle trasmissioni, inducendo gli spettatori a scommettere attraverso messaggi pubblicitari nascosti nei contenuti sportivi.
L’associazione esprime inoltre preoccupazione per l’impatto sui minori, considerando che molti eventi trasmessi su DAZN sono seguiti da un pubblico giovane. La presenza costante di riferimenti alle scommesse rischia di normalizzare comportamenti pericolosi, avvicinando adolescenti e bambini a un settore regolamentato con rigide restrizioni.
“È inaccettabile che, nonostante il divieto imposto dal Decreto Dignità, si continui a diffondere messaggi promozionali legati al gioco d’azzardo durante eventi sportivi,” ha dichiarato l’Avv. Marco Maria Donzelli, Presidente del Codacons Lombardia. “Questa situazione rappresenta una chiara violazione della normativa vigente e un serio pericolo per i consumatori più vulnerabili, in particolare i minori.”
Il Codacons ha chiesto l’intervento dell’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) e dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) per verificare se le pratiche pubblicitarie di DAZN rispettino la legge. L’associazione sollecita misure preventive per proteggere i minori dall’esposizione a contenuti sul gioco d’azzardo e chiede sanzioni per chiunque abbia violato il divieto di pubblicità, anche in forma indiretta.
Il caso DAZN, unito al dibattito sulla revoca del divieto di sponsorizzazione per le società di scommesse, riporta al centro della discussione il delicato equilibrio tra gli interessi economici del settore sportivo e la tutela dei consumatori più vulnerabili dagli effetti del gioco d’azzardo.