Nel 2024 e nei primi cinque mesi del 2025, la Guardia di Finanza ha intrapreso una massiccia campagna di controlli contro il gioco d'azzardo illegale, scoprendo un totale di 377 punti clandestini per la raccolta delle scommesse e denunciando 550 individui responsabili di queste operazioni. Questo significativo impegno nei confronti dell'illegalità è stato svolto in concomitanza con il 251° anniversario dalla fondazione del Corpo, un'opportunità per riflettere sui successi e pianificare le future sfide.
Durante le attività, contraddistinte da un coinvolgimento "a tutto campo", la Guardia di Finanza ha non solo perseguito coloro che operavano al di fuori dei confini legali, ma ha anche garantito la protezione economica delle famiglie e delle imprese italiane. Oltre ai numeri e alle sanzioni, ciò che emerge è l'intento del Corpo di far rispettare le regole, con un occhio di riguardo verso le ricadute sociali del gioco illecito.
Gli interventi sono stati particolarmente incisivi in regioni come la Campania, dove sono stati scoperti 73 centri di scommesse clandestine, e la Sicilia, teatro di 122 chiusure. La Toscana, inoltre, ha visto la scoperta di 401 punti illegali, dimostrando come il fenomeno sia diffuso su tutto il territorio nazionale. Ogni regione ha contribuito al successo complessivo dell'operazione, mettendo in luce la capillarità del sistema illecitamente (o ingiustamente) diffuso.
A livello regionale, l'Abruzzo ha registrato 112 indagini sul gioco illegale, mentre in Basilicata sono stati individuati 15 punti di scommesse clandestine. In Calabria, dove il tasso di infiltrazioni criminali è storicamente elevato, i controlli hanno svelato 29 operazioni irregolari. Questi dati non rappresentano solo delle vittorie episodiche, ma l'ininterrotto sforzo della Guardia di Finanza nel proteggere l'economia legale italiana dai tentativi di sfruttamento illecito da parte della criminalità organizzata.
Oltre alla repressione diretta delle attività illecite, il corpo ha sensibilmente incrementato le verifiche per assicurare il corretto impiego delle risorse correlate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per esempio, a Pescara, ben 7.537 interventi ispettivi e 1.270 indagini hanno avuto l'obiettivo di impedire l'inquinamento criminale delle iniziative finanziate, mostrando un ponte tra la lotta alla criminalità e la spinta verso un futuro economico equo e sostenibile.
Nonostante le cifre possano risultare impressionanti, dietro ogni operazione vi è una storia di dedizione e una volontà incrollabile di non lasciare che il gioco illegale diventi la norma. L'impegno della Guardia di Finanza di superare le sfide etiche e legali non si ferma solo al conteggio delle strutture chiuse, ma riguarda anche la salvaguardia delle fasce più deboli della popolazione, tutte quelle famiglie che possono vedere nella scommessa un miraggio di guadagno più che un reale rischio.
Guardando al futuro, la Guardia di Finanza intende continuare con determinazione questa lotta, adottando strategie sempre più sofisticate e potenziando la collaborazione con le comunità locali e le altre agenzie governative. La celebrazione del 251° anniversario diventa così non solo una riflessione sui traguardi raggiunti, ma un trampolino di lancio per nuove sfide a tutela della legalità e del benessere collettivo.