Scoperte 200 polizze fidejussorie false per un totale di 60 milioni di euro, anche per rilascio di autorizzazioni per sale bingo

Scoperte 200 polizze fidejussorie false per un totale di 60 milioni di euro, anche per rilascio di autorizzazioni per sale bingo

Procura di Perugia chiede rinvio a giudizio per 11 persone

Un'indagine complessa ha portato alla scoperta di un'organizzazione dedita alla creazione e commercializzazione di circa 200 false polizze assicurative a nome di due compagnie operanti a livello nazionale e sei compagnie estere con sedi in paesi come Malta, Irlanda, Germania e Svezia. L'ammontare complessivo delle polizze, falsamente garantito, si aggira attorno ai 60 milioni di euro

Undici persone accusate di vari reati

La Procura di Perugia ha richiesto il rinvio a giudizio per 11 persone, accusate di vari reati, tra cui associazione per delinquere con l'obiettivo di emettere finte polizze fidejussorie, falsità materiale e ideologica, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti d’identità falsi, truffa ai danni dello Stato e sottrazione all'accertamento o al pagamento di accise sui prodotti energetici.

Com'è partita l'indagine

Le polizze fidejussorie sono state presentate in diversi uffici dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, principalmente in relazione alla richiesta di autorizzazioni per operazioni riguardanti accise su prodotti energetici, procedimenti doganali e per la gestione di Sale Bingo. Inoltre, alcune di queste documentazioni fraudulentamente prodotte sono state utilizzate da pubbliche amministrazioni per ottenere agevolazioni nel settore edilizio e partecipare a gare pubbliche, compresi progetti di ricostruzione post-terremoto del 2016. L'indagine ha avuto inizio con la segnalazione di una falsa polizza fidejussoria all'ufficio delle dogane di Perugia. Attraverso un'analisi approfondita dei movimenti finanziari, è stato possibile rivelare l'emissione di molte altre polizze false. 

I premi assicurativi, invece di essere trasferiti alle compagnie assicurative legittime, venivano indirizzati su conti correnti esteri aperti da alcuni indagati, sia all'interno dell'Unione Europea sia oltre i suoi confini.

Le ricerche investigative hanno portato all'individuazione di centri operativi nella produzione di queste polizze fraudolente, situati a Siracusa e Ascoli Piceno. Le attività illecite coinvolgevano sei individui e una società, coadiuvati da una rete di broker che consapevolmente proponevano pacchetti assicurativi falsi ai propri clienti. In risposta a questi eventi, la procura ha disposto perquisizioni in numerose sedi legali e abitazioni sparse tra Perugia, Siracusa, Catania, Ascoli Piceno, Torino, Verona, Roma e Pescara, portando al sequestro di documenti e materiali informatici considerati di rilevante importanza per le indagini. Inoltre, sono stati localizzati tre siti a Siracusa e San Benedetto del Tronto, non direttamente associabili agli indagati, dove venivano prodotte le polizze false.

Fonte: agimeg.it

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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