L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha archiviato il procedimento sanzionatorio nei confronti del titolare di un canale TikTok, inizialmente accusato di aver condiviso video in violazione del divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo.
Nella delibera dell'11 settembre, l'AGCOM ha specificato che, al termine dell'istruttoria e dopo aver esaminato le memorie difensive e l'audizione, è emerso che la fattispecie violativa non era configurabile. In particolare, si è sottolineato che non esisteva alcun rapporto contrattuale tra il titolare del canale e la piattaforma TikTok o soggetti dediti al gioco d'azzardo, né vi era alcun corrispettivo economico per l'attività svolta, che si limitava alla semplice riproposizione di un video altrui.
Questa conclusione è stata ulteriormente rafforzata dal parere del Servizio giuridico del 26 agosto 2024, che ha ribadito l'importanza del "compenso" come elemento essenziale per configurare una violazione del divieto di pubblicità al gioco d’azzardo, ai sensi dell'articolo 9 del cosiddetto decreto dignità. Il parere ha infatti precisato che il valore della pubblicità vietata deve essere misurato tenendo conto di tutte le forme di profitto, diretto o indiretto, generate da un messaggio pubblicitario, inclusi eventuali accordi commerciali tra il titolare del canale e la piattaforma.
Inoltre, è stato evidenziato che non si può escludere la presenza di altre forme di remunerazione, oltre a quelle economiche, che potrebbero derivare da programmi di affiliazione o dal traffico di visualizzazioni generate dal contenuto pubblicato. Tuttavia, nel caso specifico, non sono stati rilevati elementi tali da giustificare una sanzione.
Fonte: jamma.tv