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Imane Khelif, la talentuosa pugile algerina e campionessa olimpica, si trova al centro delle speculazioni sul suo presunto ritiro dalla scena pugilistica. A diffondere la notizia iniziale è stato il suo ex manager, Nasser Yesfah, attraverso le pagine del giornale 'Nice-Matin'. Tuttavia, queste voci sono state prontamente smentite dalla stessa Khelif, che ha utilizzato Facebook per dichiarare il suo impegno continuo nel mondo del pugilato. Ha sottolineato che Yesfah "non mi rappresenta più in alcun modo" e ha ribadito con forza: "Non ho mai annunciato il mio ritiro dalla boxe".
Secondo Khelif, continua ad allenarsi diligentemente tra l'Algeria e il Qatar, preparandosi per i prossimi impegni sportivi. Questa dichiarazione arriva in un momento di confusione e polemica, soprattutto a seguito delle discussioni sollevate durante i Giochi Olimpici di Parigi, quando Khelif aveva trionfato contro l'azzurra Angela Carini. Una vittoria che aveva suscitato non poche polemiche e acceso il dibattito sui test di genere utilizzati nel pugilato.
Mentre Khelif ribadisce la sua presenza nel pugilato, Angela Carini stessa vive un momento di incertezza. Dopo essere stata esclusa da uno stage in Turchia, il suo nome non è comparso tra i convocati della nazionale italiana per il raduno di Assisi, preludio ai Mondiali di Liverpool. Questa esclusione segna un punto critico per Carini, che aveva precedentemente vinto diversi titoli, sia nazionali che internazionali, dopo lo shock dei Giochi Olimpici di Parigi. Anche Irma Testa, altra pugile italiana, è fuori dalla lista, ma ha confermato all'ANSA che non sta ancora pensando di ritirarsi.
Il futuro di Khelif, nel frattempo, rimane avvolto nel mistero. Secondo il suo ex mentore Yesfah, Khelif "non combatte più" e ha smesso del tutto dopo gli eventi olimpici. Tuttavia, c'è la speranza che questo sia solo uno stop temporaneo. Ha anche menzionato che se Khelif dovesse passare al professionismo, sarebbe comunque sottoposta ai test di genere, che sono stati al centro delle recenti controversie.
Rimangono però ombre sul suo ritorno nel pugilato: nei programmi di giugno di Khelif c'era il rientro all''Eindhoven Box Cup', un torneo con test di genere obbligatori. L'esclusione di Khelif ha sollevato nuovamente polemiche, senza chiarire se avesse accettato tali esami. La questione si fa ancora più intricata con il commento del giornale 'Nice-Matin', secondo cui Khelif avrebbe abbandonato non solo Nizza ma anche il mondo del pugilato, almeno temporaneamente.
Tony Vivarelli, co-presidente della 'Boxe Nizza Azzurra', che ha seguito Khelif nei suoi primi passi verso il professionismo, ha aggiunto un tassello al mistero: "Imane ha smesso di comunicare con noi, è diventata troppo popolare per la nostra piccola organizzazione". Secondo Yesfah, oggi Khelif si allena tra Algeria e Qatar, principalmente impegnandosi in viaggi per contratti di sponsorizzazione.
Da oltre 13 mesi, Imane Khelif non è più apparsa su un ring competitivamente. Il suo ritorno, o ritiro, è avvolto nel mistero, lasciando fan e appassionati in attesa di chiarimenti. La sua storia, segnata da incertezze e polemiche, continua a protrarsi, sollevando interrogativi sul futuro di una delle figure più significative nel panorama pugilistico femminile internazionale.
