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Lutto nel mondo dello sport italiano
La scomparsa di Franco Chimenti rappresenta un momento particolarmente triste per il mondo del golf e dello sport italiano. All'età di 85 anni, Chimenti lascia un'eredità immensa, sia per il suo contributo alla promozione del golf in Italia che per i tanti incarichi ricoperti nel mondo accademico. Il suo impegno ha spinto la crescita di uno sport che storicamente ha avuto poca rilevanza nel nostro Paese, portandolo a nuovi livelli internazionali.
Un percorso straordinario tra accademia e sport
Nato a Napoli il 7 agosto 1939, Franco Chimenti ha ricoperto il ruolo di professore ordinario di chimica farmaceutica presso l’Università La Sapienza di Roma, portando avanti una prestigiosa carriera accademica che si è intersecata in maniera unica con il suo amore per lo sport. Chimenti è stato inoltre membro di importanti istituzioni scientifiche come la New York Academy of Sciences e l’Accademia delle Scienze Medico-Biologiche.
Nel campo sportivo, Chimenti è stato una figura chiave, non solo per il golf, ma anche per altre discipline. Tra il 1970 e il 2000, ha guidato l’Istituto di Ricerca Dermocosmetica, e nel 1986 è diventato il presidente della Società Sportiva Lazio. Il suo ingresso nella Federazione Italiana Golf nel 1996 come consigliere lo ha portato ad assumere ruoli di crescente responsabilità fino a diventare presidente nel 2002.
Leadership nel golf e riconoscimenti
Sotto la sua presidenza, il golf italiano ha goduto di una visibilità senza precedenti. Il suo ruolo nel portare la Ryder Cup in Italia nel 2023 è stato un traguardo notevole, che ha messo in risalto le sue doti di leader visionario e capace. L'evento è stato un successo non solo dal punto di vista sportivo, ma ha anche avuto un impatto significativo sul turismo e sull'economia locale.
Nel 2013, Chimenti è stato nominato vice-presidente vicario del CONI, un incarico prestigioso che ha ricoperto con grande dedizione. Ha ricevuto diversi riconoscimenti nel corso degli anni per i suoi sforzi, culminando nel 2021 con il Collare d’Oro al merito sportivo, la più alta onorificenza concessa dal CONI, che testimonia la sua lunga carriera e il suo instancabile impegno per lo sviluppo dello sport in Italia.
Lascia un'eredità duratura
Anche nell'ultimo anno della sua vita, Franco Chimenti ha continuato a dimostrare il suo amore e il suo impegno nei confronti del golf, ottenendo un nuovo mandato come presidente della Federazione Italiana Golf, mandato che lo avrebbe accompagnato fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. La sua morte lascia un vuoto difficile da colmare, ma la sua eredità continuerà a vivere attraverso tutte le iniziative di sviluppo dello sport che ha avviato nel corso della sua carriera.
Franco Chimenti non è stato solamente un dirigente o un accademico; è stato un vero e proprio ambasciatore dello sport, capace di unire il rigore scientifico della sua formazione con la passione per lo sport. Ha dimostrato che è possibile coniugare il mondo accademico con quello sportivo, rompendo barriere e superando ogni limite con determinazione e competenza.
